La modalità con la quale lo Stato italiano finanzia le confessioni religiose, e su tutte la Chiesa cattolica, presenta aspetti poco chiari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 maggio 2006 14:10
La modalità con la quale lo Stato italiano finanzia le confessioni religiose, e su tutte la Chiesa cattolica, presenta aspetti poco chiari

Per denunciare e informare su questo, l’associazione radicale ‘Andrea Tamburi’ manifesterà davanti al CAF di Borgo de’ Greci, a Firenze, distribuendo volantini che spiegheranno il meccanismo di ripartizione dell’otto per mille. Appuntamento dalle ore 10.30 di sabato 13 maggio.
La modalità con la quale lo Stato italiano finanzia le confessioni religiose, e su tutte la Chiesa cattolica, presenta aspetti poco chiari, sui quali occorre far luce. I governi che si sono sin qui succeduti non hanno mai informato adeguatamente i cittadini sul sistema di ripartizione dei fondi dell’otto per mille, favorendo la crescita del numero di persone che non esprimono una scelta credendo così di non versare i propri soldi ad alcuna confessione religiosa.

In realtà non è così, in quanto se non si esercita alcuna scelta la propria quota di tasse sarà comunque distribuita tra i vari soggetti, in base alle scelte effettuate da chi ha sottoscritto i moduli.
Un esempio: nell’ultimo anno solo il 37% dei contribuenti ha espresso una scelta, ma ben l’87% dei fondi è andato comunque alla Chiesa cattolica, proprio in base al meccanismo di ripartizione sopra descritto.
Se da un lato, la Chiesa Cattolica effettua ogni anno una massiccia campagna pubblicitaria sui media, dal valore di alcuni milioni di euro, dall'altro il Governo rinuncia sistematicamente a pubblicizzare la possibilità di ricevere l'otto per mille dai cittadini: tale scelta ha determinato una costante diminuzione del numero dei contribuenti che hanno scelto di destinare allo Stato l'otto per mille e ha procurato un danno ingente alle casse pubbliche.

Il tutto a vantaggio della CEI.

Collegamenti
In evidenza