Calcio, Sonetti: "Con Toni è un'altra Fiorentina"

Redazione Nove da Firenze
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22 marzo 2006 14:23
Calcio, Sonetti:

Questa sera si giocherà per la prima volta nel campionato di calcio italiano una partita che durerà solo un’ora. Violanetwork ha voluto sentire le sensazioni dell’allenatore del Cagliari Nedo Sonetti.
“Il problema è che sarà una partita strana. Non è mai capitato a nessuno in Italia, giocare solo un quarto d’ora di primo tempo. Quando ci sono di questi problemi bisogna prenderli positivamente”
Cosa ne pensa di questa nuova regola?
“Non mi piace, il Cagliari è stato penalizzato.

Domani sera non potrò usufruire di tre giocatori mentre gli infortunati come Toni potranno giocare”.
Giusto il rinvio?
“Questo non lo discuto. Non c’erano i presupposti per giocare, credo che l’incidente occorso a Conticchio è stato causato dal vento. Non so se potevamo non iniziare, Rodomonti ha ritenuto opportuno iniziare poi forse il vento è aumentato e di gioco non posso parlare: ho visto soltanto la palla che andava da una parte o dall’altra. Il problema è che questo non era gioco del calcio”.
Questa sera che partita sarà?
“Una partita aperta ad ogni risultato.

Noi siamo in una striscia positiva e loro vengono da un’importante vittoria contro l’Ascoli. Spero che la mia squadra dopo la vittoria con il Treviso sia in una situazione psicologica positiva, che abbia ritrovato il giusto entusiasmo, che ho sempre cercato di fare emergere nei miei ragazzi”.
Il suo merito è di aver risollevato il Cagliari?
“Il Cagliari era in una situazione precaria. Non è il merito dell’allenatore, ma di tutti i giocatori, c’è stata una mano di tutti quanti: la buona volontà dei giocatori e i miei consigli; questo ci ha portato a recuperare posizioni.

Personalmente ho applicato una regola che funziona sempre: il buonsenso. Attualmente andiamo benino, ma dobbiamo stare attenti. Importante la vittoria sul Treviso, ora abbiamo due partite in casa, dove dobbiamo cercare di fare punti”.
Un suo ritorno sulla panchina del Cagliari?
“Ho accettato con piacere la sfida di Cagliari anche perché l'avevo già allenato qualche anno fa; la gente mi stimava e ho ritrovato anche qualche giocatore di allora con cui ho parlato appena arrivato per stabilire la strategia per risalire la classifica”...

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