La sua presentazione delle linee 2007, annunciata per il prossimo 4 marzo, comprenderà infatti, oltre alle invenzioni nell’abbigliamento, calzature e accessori che saranno indossati e calzati da lui e dalle sue “Spaziatrici” internazionali, anche l’edificazione di due gigantesche sculture metalliche, l’esposizione di una serie di dipinti che sono serviti per la realizzazione delle stoffe e delle pelli, e uno show con una colonna musicale originale che lo vedrà alla batteria come esecutore.
Questa rutilante girandola di avvenimenti culminerà con la presentazione di un libro (lo stesso che apparirà come “perla” di una collana sul petto delle “Spaziatrici”) dove logica e filosofia sono gli strumenti per un riesame e un giudizio sulla attuale situazione mondiale e nazionale.
Delle sculture si conoscono i titoli: “Mai più poveri né infelici nell’universo” il primo, quasi un vaticinio di una invocata e utopica società del futuro, disegnata nel libro, uno sorta di rapporto sullo stato del pianeta, che reca in copertina la stessa frase.
La seconda scultura illustra “L’esempio dell’Italia camminando nell’universo”, con una colossale figura che ha una gamba umana e una di animale, metafora di un pianeta diviso fra chi ha conquistato la ragione e chi ancora vive preda di uno stato bestiale.
“Ho pensato –dice Albion- a qualcosa di clamoroso e luminoso, capace di illustrare con immagini, scritte, colori, suoni e abiti luminosi come il sole, la realtà, i sogni, le utopie dei terrestri. Il gioco della vita, insomma.
Io spero sempre che un giorno o l’altro l’uomo smetterà di seminare erbacce, rovi e ortiche e pianterà semi destinati a diventare alberi, alti verso il cielo”.
