Conference on the Future Digital Economy: Digital Content Creation, Distribution and Access
Jointly organised by the OECD at the Istituto San Michele in Rome, 30-31 January 2006

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 gennaio 2006 13:26
Conference on the Future Digital Economy: Digital Content Creation, Distribution and Access<BR>Jointly organised by the OECD at the Istituto San Michele in Rome, 30-31 January 2006

Digital content is increasingly important across all media and publishing industries and is becoming pervasive in sectors not previously considered to be content producers or users (for example, business services) and in the public sector (public sector information such as weather information, public sector content such as archives, and cultural content), education and health. Rapid changes in the value chains for content development, production, delivery and use and the creation of new commercial business models to exploit these opportunities are posing new policy challenges for governments to provide the market and business environment that supports development of new digital content goods and services, promotes competition and benefits users.
This conference will provide a forum for all stakeholders to draw on this analysis as a basis for discussing policy developments and solutions to emerging challenges, and identify issues for further policy analysis.

It will focus on:
Improving understanding of the implications of development of digital content;
Reviewing impacts of digital content on value chains;
Providing insights into development of new business models;
Identifying business, technological and policy approaches that contribute to a supportive environment for broadband content and the Internet.

L'universo dei contenuti digitali ha ormai assunto una fisionomia del tutto indipendente e differenziata rispetto ai 'fratelli' cartacei.

Le potenzialità del contenuto online sono in buona parte ancora da realizzare e le opportunità lontane dall'essere sfruttate completamente. La consapevolezza dell'immenso bacino informativo che rappresenta internet e delle facilitazioni che la tecnolgia può dare in ambito di dati immateriali è per i più fatto compiuto. Difficile resta poter utilizzare al meglio le informazioni e la gestione digitale dei dati, in maniera efficace ed efficiente, in grado di potenziare le possibilità informative e semplificare la custodia dei dati.

Fondamentale sarà rinnovare la tecnologia e utilizzarla correttamente per la creazione, la distribuzione e l'accesso di contenuti digitali, come recita il titolo della conferenza che si terrà il 30 e 31 gennaio prossimi a Roma, a cui è sensato aggiungere l'importanza di strumenti validi di aggregazione e selezione, e da non dimenticare, di rinnovate dinamiche di commercializzazione. Si tratta della prima Conferenza internazionale sui contenuti digitali promossa dall'Ocse e dal Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie: ci saranno i leader internazionali del settore che tratteranno l'argomento soprattutto dal punto di vista del suo sviluppo, ossia quale futuro lo aspetta, o meglio è necessario costruire, in considerazione delle esigenze del mercato, dell'utenza e della proprietà intellettuale.

Gli argomenti saranno in particolare focalizzati sulle implicazioni dello sviluppo dei contenuti digitali, dell'impatto su costi e valore, ma anche su nuovi modelli di business, di tecnolgie e politiche che contribuiscano alla crescita e diffusione. Si guarderà ai contenuti a pagamento, a quelli della pubblica amministrazione, alla cultura e alla sanità, cercando di approfondire le peculiarità di ogni settore e le problematiche connesse.
La conferenza ospiterà con il Ministro Lucio Stanca, anche Donald Johnston, Segretario Generale dell'OCSE; Chin Dae-Je, Ministro per l'Informatica e le Comunicazioni della Corea del Sud (paese all'avanguardia nel mondo per le politiche a sostegno dell'economia digitale); Michael J.

Copps, Commissario della Federal Communications Commission degli USA, e Fabio Colasanti, Direttore Generale Società dell'Informazione e Media della Commissione Europea. In tutto ci saranno comunque più di 350 partecipanti fra funzionari di ministeri, accademici, imprenditori, associazioni dei consumatori e normali cittadini.
La conferenza ha un suo sito che approfondisce il tema e su cui sarà poi possibile accedere agli atti dell'incontro.

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