Nessuna speculazione immobiliare nell'ex caserma "De Laugher": mozione approvata dalla commissione pubblica istruzione
La Commissione non ha effettuato il sopralluogo all’ITI-IPIA Leonardo da Vinci

Redazione Nove da Firenze
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12 gennaio 2006 18:39
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Firenze, 12.1.’06- «Nessuna speculazione immobiliare nell'ex caserma "De Laugher", sede ideale per il liceo artistico». E' quanto chiede una mozione approvata all'unanimità dalla commissione pubblica istruzione e cultura, presieduta da Dario Nardella. «Gli organismi dell'istituto - si sottolinea nel documento - hanno a più riprese espresso il disagio causato dalla frammentazione delle sedi e dalla contestuale riduzione della superficie utile a seguito del trasferimento, esprimendo il bisogno di individuare un complesso unico rispondente alle oggettive esigenze organizzative e didattiche del liceo.

Tra le possibili soluzioni, quella di un trasferimento del liceo nel complesso della ex caserma "De Laugher", in lungarno della Zecca Vecchia». «Nella legge finanziaria per il 2005 - prosegue la mozione - è prevista una dismissione del patrimonio immobiliare del ministero della Difesa attraverso operazioni di alienazione e cartolarizzazione mediante l'intervento dell'agenzia del demanio e così il trasferimento nella ex caserma "De Laugher" si è rivelato di assai difficile praticabilità».

Lo scorso 22 dicembre c'è stato incontro tra una delegazione dei rappresentanti del liceo e quelli del Comune, fra i quali il presidente Nardella, che hanno «ribadito la disponibilità a sollecitare l'amministrazione provinciale individuare una soluzione condivisa e più adeguata alle oggettive esigenze dell'istituto». In particolare la mozione invita il sindaco «a mantenere nell'attuale piano regolatore del Comune vigente la classificazione della ex caserma "De Laugher" come Zona F "attrezzature e impianti di interesse generale"» e «a mantenere la suddetta classificazione anche nel piano strutturale del Comune, in attesa di approvazione, per evitare qualsiasi altra speculazione immobiliare e favorire così una completa valorizzazione della finalità pubblica dell'uso della struttura, ivi compresa quella di una sua destinazione di natura scolastica».



La Commissione Cultura, Istruzione e Sport di Palazzo Vecchio non ha effettuato il sopralluogo all’ITI-IPIA Leonardo da Vinci annunciato per oggi. Doveva servire a documentare lo stato di degrado in cui versa la scuola più grande della Toscana, aggravato dai tagli che il Comune ha apportato nel bilancio destinato alle pulizie. L’appuntamento di oggi era stato promesso dal presidente della Commissione Dario Nardella durante l’assemblea pubblica del 23 dicembre al Palazzetto dello sport davanti a una folta rappresentanza delle componenti della scuola.

Soltanto ieri alle 14:30, a orario scolastico già finito, è arrivata la notizia via e-mail che l’appuntamento veniva rinviato. Un segnale di disattenzione che non è stato apprezzato.
Nel comportamento dell’amministrazione comunale negli ultimi anni, peraltro, è stato percepito un disinteresse di fondo per la scuola, nonostante che essa sia definita un “servizio prioritario”, e risulti particolarmente attiva nei progetti educativi e nell’offerta formativa. Qualcuno – durante la conferenza stampa tenuta stamani nella Sala riunioni del Triennio - ha ricordato che l’ITI accoglie da decenni migliaia studenti di tutta la provincia e oltre, grazie a un forte radicamento nel territorio: tutti sanno quanti quadri tecnici e dirigenti provengono da sempre da questa scuola.

Ci si domanda dunque come mai, nei rapporti sia con il Consiglio d’istituto sia con le rappresentanze sindacali dei lavoratori, sono mancati quei momenti di consultazione, confronto e analisi che certamente gioverebbero alla soluzione dei problemi sul tappeto in modo autenticamente democratico.
La Leonardo da Vinci - è stato ribadito - non accetta né di morire di morte lenta né semplicemente di sopravvivere: vuole mantenere a Rifredi la funzione educativa e sociale che ha svolto in più di 100 anni, proponendo anche la collaborazione di tutti quei soggetti pubblici che sul territorio possono trovare in questa “piccola città” un punto di riferimento.
Gli studenti, gli insegnanti e i non docenti aspettano con ansia di conoscere l’esito delle due riunioni nelle quali stamani dovevano essere fissati i prossimi appuntamenti istituzionali sulla Leonardo: l’incontro di una delegazione della scuola con i capigruppo di Palazzo Vecchio (promesso dal presidente Eros Cruccolini), il sopraluogo nella scuola che era stato programmato per oggi, l’audizione presso la stessa Commissione Cultura.

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