L’Anci Toscana da battaglia anche a Finanziaria approvata: l'assessore regionale Simoncini scrive alla Commissione europea
Bloccato dal governo il rifinanziamento della legge speciale per Siena

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 dicembre 2005 15:08
L’Anci Toscana da battaglia anche a Finanziaria approvata: l'assessore regionale Simoncini scrive alla Commissione europea<BR>Bloccato dal governo il rifinanziamento della legge speciale per Siena

Prato 16 dicembre ’05 – Una Finanziaria insostenibile, che mette a rischio i servizi che i comuni hanno costruito nel tempo. Il giorno dopo il varo della manovra economica del governo, approvata dal Parlamento con il voto di fiducia, si è tenuto il Consiglio Direttivo dell’Anci Toscana che ha espresso le numerose e gravi preoccupazioni degli enti locali rispetto all’approvazione dei bilanci di previsione 2006.

“Questa Finanziaria - è stato detto da molti componenti del Direttivo - mortifica l’autonomia e spinge i Comuni a cercare sotterfugi per far tornare i conti.

Gli unici comuni che vengono premiati sono quelli che non erogano servizi”.

“L’Anci Toscana – ha detto il presidente dell’Anci Toscana e sindaco di Pisa, Paolo Fontanelli – continuerà a portare avanti una battaglia contro questa manovra, anche a Finanziaria approvata, sia per cambiare la norma del rispetto del Patto di stabilità, sia per mantenere il livello dei servizi sociali”.

All’interno del Direttivo dell’Associazione dei Comuni si è parlato anche di alcuni temi che riguardano i rapporti tra enti locali e Regione Toscana.



In particolare è stato ribadita la necessità di trovare una posizione comune e chiara per il tema dei rifiuti. “Le recenti posizioni espresse in alcuni convegni espressi dall’assessore regionale all’ambiente Marino Artusa – ha detto Paolo Fontanelli – in cui si prevede il raggiungimento del 55% della quota di raccolta differenziata e la riduzione della produzione di rifiuti del 15% sono a nostro parere fin troppo ambiziose”.

Di questo orientamento inoltre, è stato detto al Direttivo, non si trova traccia in atti della regione, mentre su queste tematiche l’Anci vuole un confronto e un approfondimento comune per arrivare a condividere una posizione chiara.



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I vincoli della finanziaria 2005 rischiano di creare problemi alla Regione e agli enti locali nella gestione dei finanziamenti europei, mettendo a rischio attività come i corsi di formazione professionale, gli interventi di orientamento e politica attiva del lavoro, l'azione dei Centri per l'impiego, le iniziative di sostegno verso i lavoratori espulsi dai processi produttivi, tutte attività che coinvolgono ogni anno migliaia di persone e che costituiscono l'ossatura delle politiche regionali del lavoro e dell'attività svolta dalle Province per attuarle.

A risentire negativamente dei limiti imposti alla spesa sono, in particolare, gli interventi legati al Fondo sociale europeo. A lanciare l'allarme è l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini che ha scritto al capo unità Fse DG Occupazione e affari sociali della Commissione europea Michel Laine per fare presente i forti problemi posti dai limiti alla capacità di spesa rappresentati dall'introduzione del "patto di stabilità interno". "Questi vincoli - spiega Simoncini - non valgono solo per l'anno prossimo ma già nel 2005 hanno determinato una serie di problemi e rischiano di limitare fortemente le attività tradizionalmente gestite dalle Province.

E' paradossale, perché si tratta di attività per le quali esistono finanziamenti che però, per effetto del patto di stabilità, solo in parte possono esere spesi. La cosa è particolarmente grave perché avviene in un momento di crisi del nostro sistema economico, nel quale è necessario mettere in campo tutti i possibili strumenti per favorire la riconversione e la ricollocazione dei lavoratori espulsi dai processi produttivi". Simoncini chiede alla Commissione europea "di farsi portatrice di queste preoccupazioni al ministero dell'economia, in modo da superare questa grave disparità di trattamento del Fondo sociale europeo rispetto, ad esempio, a quanto avviene per i programmi confinanziati dal Fesr".

"La legge finanziaria 2005 - si legge nella lettera inviata a Bruxelles - determina per la Regione e gli enti locali un limite di pagamento che si pone in aperto contrasto con la gestione annuale e pluriennale dei fondi strutturali, gestione notoriamente improntata secondo principi di sana gestione finanziaria e sottoposta a vincoli derivanti dall'applicazione dei regolamenti comunitari". Ma è sulle deroghe che si apre un elemento di profonda contraddizione fra la scelta prevista per i diversi tipi di fondi.

"E' una scelta che penalizza quelli cofinanziati dal Fse perché si prevede una deroga ai limiti del patto di stabilità solo per le spese in conto capitale derivanti da investimenti. Per il Fondo sociale ciò non è applicabile, in quanto normalmente tale fondo e, più in generale, le spese destinate alla formazione, non sono classificabili come spese in conto capitale".

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Dalla sua prima approvazione, avvenuta nel 1963, ad oggi la legge speciale per Siena ha consentito la realizzazione di numerosi ed importanti interventi di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio architettonico, storico ed artistico della città.

"La decisione di interrompere questi interventi – sottolinea Vigni – al di là della perdita di importanti risorse finanziarie, costituisce anche un brutto segnale di insensibilità verso una città che, al pari di altre realtà come Venezia, è considerata dall'Unesco patrimonio dell'umanità. A questo punto, chiusa la partita della Finanziaria, non sembrano rimaste altre speranze, a meno che da qui alla fine della legislatura non si ripresenti la possibilità di inserire l'emendamento in qualche altro provvedimento.

Ma ciò appare molto, molto difficile."

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La risposta della Toscana alla proposta del vicepremier Giulio Tremonti di “vendere tutte le spiagge” non si fa attendere. “L’unica svendita possibile, a questo punto, è quella del Governo Berlusconi. Se il ministro Tremonti pensa che regioni come la Toscana possano utilizzare la norma suicida che autorizza la realizzazione di insediamenti turistici anche tramite concessione di beni demaniali marittimi, si sbaglia di grosso.

Noi non metteremo mai a rischio le nostre spiagge e le nostre coste, tra le nostre risorse ambientali ed economiche più importanti". Erasmo D’Angelis (Margherita) presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale commenta così l’ultima trovata di Giulio Tremonti, inserita nella Finanziaria all’ultimo secondo. “E’ solo l’ennesima dimostrazione – ha concluso D’Angelis - di una maggioranza di centrodestra che non conosce confini ed è disposta a tutto pur di fare cassa a danno dell’ambiente, dai condoni alle svendite delle spiagge.

Le nostre politiche di governo regionale sono esattamente l’opposto”.

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