Federcasalinghe Toscana chiede il rispetto della legge sull’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni domestici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 ottobre 2005 19:08
Federcasalinghe Toscana chiede il rispetto della legge sull’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni domestici

E’ il momento della mobilitazione per le casalinghe italiane per ottenere il miglioramento della legge sull’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni domestici. Il presidente nazionale, Federica Rossi Gasparrini, ha protestato contro l’inerzia del governo che non procede alle modifiche, previste nella stessa legge n. 493/1999. Anche Federcasalinghe della nostra regione, guidata dal presidente e consigliere regionale della Margherita Lucia Franchini, si è mobilitata per chiedere un incontro urgente con il Prefetto di ogni provincia per rappresentare le istanze della categoria.

Le modifiche richieste riguardano:

- l’abbattimento dal 33 al 26% del tetto di invalidità permanente,

- l’introduzione del caso morte;

- l’innalzamento del reddito che dà diritto alla gratuità dell’iscrizione

“I miglioramenti avrebbero potuto essere introdotti già dopo un anno – ha spiegato Lucia Franchini - dall’entrata in vigore della legge, avvenuta nel 2001, con un semplice decreto ministeriale, una volta accertata l’esistenza delle risorse necessarie.

Le coperture economiche ci sono e derivano dai milioni di euro rinvenienti dal divario tra i versamenti annui delle casalinghe e il costo economico, compreso l’ammortamento per il pagamento delle rendite. Esistono inoltre 90 milioni circa di euro stanziati nella legge e non utilizzati. Nonostante ciò e nonostante le pressanti richieste della categoria, il Ministro del lavoro non vara gli attesi miglioramenti, tradendo le aspettative di tutela di un segmento particolarmente debole di popolazione, come le donne ed i loro figli minori, che, in caso di infortunio mortale, rimarrebbero completamenti privi anche di ausilii di carattere economico.

Per questi motivi la Federcasalinghe chiede un incontro urgente con il Prefetto di ogni provincia”.

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