Sono in atto le demolizioni dei fabbricati presenti su Piazza Paolo Uccello

Redazione Nove da Firenze
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03 Ottobre 2005 19:09
Sono in atto le demolizioni dei fabbricati presenti su Piazza Paolo Uccello

«I lavori continuano ma su cosa si sta costruendo? -E' quanto domandano il consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi ed il Presidente del comitato Antonio Lenoci- Continuano Bianchi e Lenoci - " la foto inviataci mostra un manufatto gettato dalle ruspe tra le macerie e la terra di scarto, un basamento che ha tutta l'aria di poter essere un attracco, con la tipica prominenza atta ad assicurarvi le funi ". «Da una ricerca effettuata in queste settimane - hanno spiegato Jacopo Bianchi ed Antonio Lenoci - è emerso che su questo argine d'Arno si sarebbe trovato lo Scalo dei Navicelli, utilizzato come porto di comunicazione con quello granducale di Livorno poi servito a fine 1800 per la Fonderia divenuta il famoso Pignone; nome attribuitogli proprio da "Pigna", ovvero quei piccoli moli che servivano ad attraccare i navicelli, le imbarcazioni leggere di proprietà degli abitanti nel piccolo Borgo omonimo di cui restano a testimonianza le abitazioni caratteristiche lungo le vie del Pignone.

« Abbiamo appena visto come la struttura presente in riva d'Arno, conosciuta come Cappellina, a seguito del nostro interessamento in risposta all'interrogazione inviata al Sindaco a cui ha risposto l'Assessore alla Cultura Simone Siliani, sia stata ora rivalutata e portata dall'Amministrazione comunale all'attenzione delle Belle Arti affinché se ne studino adeguatamente funzione storica ed importanza architettonica » prosegue Bianchi « vorremmo ora sapere se questo studio che è mancato per la Cappellina sia stato invece fatto per quanto riguarda l'antico Porto Fluviale, è sicuro che non si stia agendo su un sito che potrebbe avere caratteristiche da preservare? ».

« Sarebbe interessante ottenere da parte del Comune la documentazione che sicuramente sarà stata prodotta in fase di progettazione per valutare con perizia e metodo non solo il come sarebbero stati eseguiti i lavori ma anche dove, senza dubbio si sarà provveduto a monitorare i luoghi con appropriati mezzi e sulla base di cartografie d'epoca » aggiunge Lenoci del Comitato. « Stiamo ancora attendendo la risposta all'apposita interpellanza che speravamo di ottenere prima dell'avvenuta demolizione » concludono Bianchi e Lenoci « in cui si chiedeva di conoscere "quali siano i dati in possesso dell'Amministrazione Comunale in merito all'antico scalo portuale - quali siano le intenzioni in merito alla salvaguardia del suddetto scalo - se si ritenga opportuno valorizzare un patrimonio storico che fa parte delle radici culturali della città piuttosto che sacrificarlo nell'indifferenza e disinformazione generale».

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