Domani riprende il consiglio comunale con Publiacqua spa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 settembre 2005 22:52
Domani riprende il consiglio comunale con Publiacqua spa

Riprende lunedì pomeriggio, dopo la pausa estiva, il consiglio comunale. La seduta sarà aperta dalla comunicazione della giunta sul «project financing dei lavori alla Fortezza da Basso». All'ordine del giorno ci sono otto delibere tra le quali quella su Fiorentinagas spa che prevede la «cessione quote per l'ampliamento base azionaria pubblica e la determinazione della durata di concessione del servizio di distribuzione del gas» e quella che contiene gli «indirizzi programmatici per Publiacqua spa».

Tra le mozioni quella della commissione affari istituzionali «sul diritto di voto a tutti i cittadini residenti nel Comune senza discriminazioni di nazionalità» e quella di Caffaz e Imperlati (DS), Perini (Margheritas), Rotondaro (Comunisti Italiani), Varrasi (Veridi) e Falciani (SDI) sul «riconoscimento del diritto di voto ai cittadini extracomunitari residenti nelle elezioni degli organi comunali».
Questo il testo dell'intervento di Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista:
«Lunedì prossimo sarà portata in Consiglio Comumale la delibera su Publiacqua spa, per accellerare e concludere le procedure di ingresso del socio privato, la multinazionale Acea.

Salta agli occhi in maniera dirompente la contraddizione con le parole ascoltate in questi giorni in occasione del convegno sulla povertà. Il messaggio di Danielle Mitterand afferma che l'acqua "non può essere sorgente di conflitti, di appropriazione di alcuna sorta. ..l'acqua non può esser eoggeto di profitto né di speculazione. Non può essere una merce" Il documento proposto a Riccardo Petrella individua nei processi di privatizzazione del'acqua una delle cause prime di riduzione alla miseria e negazione di un diritto fondamentale per milioni di uomini e donne; l'appello dell'ospite dal Kenia pretende l'abbandono di ogni retorica e la delegittimazione dei governi, tutori di interessi forti e sordi alle necessità dei cittadini; la testimonianza di Alex Zanotelli impone la presa di coscienza delle nostre responsabilità e un modello di vita individuale e collettiva che affama milioni di persone; infine la richiesta di cittadini e volontari fiorentini si focalizza sulla ineludibile necessità di partecipazione piena dei cittadini alle scelte del governo locale.

Questa la contraddizione che esploderà nel consiglio comunale di lunedì dove è chiesto di passare dalle dichiarazioni ai fatti, dalle proposizioni alla scelta concreta di votare una delibera sulla gestione privata dell'acqua, bene comune. Una contraddizione resa ancora più acuta dalle oltre 40.000 firme che i toscani hanno apposto ad una proposta di legge regionale che chiede la gestione publica dell'acqua e il controllo popolare sulla gestione. Una contraddizione che deve essere risolta in coerenza con i principi sui quali abiamo convenuto: la miseria non è una fatalità, non è una colpa, è conseguenza diretta di scelte finanziarie, economiche, politiche neoliberiste..

Non si dica che le contraddizioni sono l'anima e il corpo della politica: a questo punto sono scelte di ogni consigliere eletto delle quali giustamente i cittadini chiameranno a rispondere».

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