Toccafondi (FI), Carrai e Ricci (Margherita): Manca l'inventario completo dei beni artistici in possesso del Comune
Siliani risponde: la questione politica e' il vero obiettivo dell'interrogazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 settembre 2005 13:14
Toccafondi (FI), Carrai e Ricci (Margherita): Manca l'inventario completo dei beni artistici in possesso del Comune<BR>Siliani risponde: la questione politica e' il vero obiettivo dell'interrogazione

«Il Comune non dispone di un inventario completo dei beni artistici in suo possesso. E per questo c'è il rischio che possa sparire qualche opera d'arte senza che nessuno se ne accorga». E' quanto denunciano i consiglieri della margherita Francesco Ricci e Marco Carrai «sulla base della relazione al bilancio 2004 del collegio dei sindaci revisori dove si sottolinea come l'amministrazione non ha ancora prodotto l'inventario e la catalogazione dei beni storici ed artistici, così come prevede la legge».

«Nella relazione al bilancio 2004 - scrivono i due consiglieri della Margherita in una interrogazione - il collegio dei sindaci revisori indicava anzitutto che "occorre concludere il lavoro di completamento di inventariazione e valorizzazione dei beni mobili di interesse storico ed artistico, sui quali il collegio si è già soffermato in precedenti occasioni". La verifica degli elementi patrimoniali al 31 dicembre dello scorso anno ha evidenziato che, per quanto riguarda invece i beni mobili di valore storico ed artistico, permane la situazione di incompletezza dell'inventario.

I revisori hanno anche osservato che il completamento dell' inventario del patrimonio storico e artistico costituisce un fondamentale elemento di regolarità amministrativa secondo gli obblighi previsti dalla legge e dal regolamento di contabilità». «Alcuni anni fa - hanno ricordato Carrai e Ricci - partì un progetto per realizzare un inventario affidato ad una cooperativa di ex "lavoratori socialmente utili"che non ha mai fatto praticamente nulla vista la mancanza di competenze, di guida e, soprattutto, di fondi.

Peraltro l'assessore alla cultura Simone Siliani ha iniziato una campagna per recuperare da soggetti privati fondi per la sicurezza e la manutenzione dei beni artistici architettonici e anche a tal fine è opportuno e propedeutico avere prima una chiara e definitiva idea dei beni storici ed artistici di proprietà. Appare molto strano che ci si preoccupi di recuperare risorse per proteggere i beni storici e non si sappia ancora quali beni il Comune possiede. Questa situazione è veramente esilarante: forse Siliani, invece di preoccuparsi della crisi nella giunta provinciale, farebbe meglio a preoccuparsi di conoscere quello che riguarda il suo assessorato».

I due consiglieri della Margherita vogliono sapere «cosa intende fare l'assessore per risolvere un così grave problema, visto che appare evidente la grave situazione e la grave crisi di non solo di immagine ma, in un futuro malaugurato, anche patrimoniale che potrebbe avere la città di Firenze».
«Fa piacere constatare che anche la Margherita si sia accorta che occorre terminare l'inventario dei beni artistici e storici in possesso del Comune, così come il sottoscritto aveva denunciato un anno fa con diverse interrogazioni e con una conferenza stampa tenuta il 16 aprile 2005».

Lo ha detto il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi. «Non sono invece d'accordo - ha aggiunto Toccafondi - su quanto i due esponenti della Margherita riferiscono del lavoro svolto dalla cooperativa di ex "lavoratori socialmente utili" che per quanto ho potuto constatare non è vero che non ha mai fatto praticamente nulla, come riportano Carrai e Ricci. Negli ultimi due anni delle 33.653 opere del patrimonio storico artistico del Comune di Firenze sono state catalogate circa 17.000 opere e alla fine del 2006 verranno catalogati circa 16.000 beni.

Prima di questa attività, ovvero fin dal 1998, gli inventari e il lavoro svolto da vari soggetti era stato scarso e, soprattutto, non aveva riportato risultati concreti. Ma non si può dire questo dell'ultimo periodo ovvero dal 2003 ad oggi. Resta la necessità di reperire i fondi necessari per terminare questo lavoro: i 120.000 euro necessari dovrebbero essere trovati dalla Regione Toscana e non dubito, letto il comunicato di Carrai e Ricci, che gli stessi esponenti della Margherita in Regione faranno tutto quanto nelle loro possibilità per trovarli nel bilancio regionale».

«Infine - ha concluso il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi - capisco che forse il vero problema sembra essere l'assessore alla cultura del Comune di Firenze e quanto da questi riferito in merito alla crisi politica della Provincia, ma voglio sperare che oltre ai "pruriti politici di coalizione" sia possibile concentrarsi per trovare i fondi e terminare il lavoro fin qui svolto per l'inventario completo del patrimonio dei beni artistici del Comune».
"I consiglieri comunali Carrai e Ricci con evidenti intenzioni politiche e non con l'intento di interrogare e chiedere notizie su una questione sulla quale recentemente il consiglio è stato informato a seguito di altre interrogazioni, parlano di catalogazione dei beni artistici (non so con quanta cognizione di causa) per fare una polemica politica".

Così l'assessore alla cultura Simone Siliani risponde ai consiglieri della margherita Francesco Ricci e Marco Carrai che in un'interrogazione chiedono chiarimenti sulla catalogazione dei beni artistici in possesso del Comune. ". Quanto alla catalogazione - aggiunge Siliani- dei beni artistici, come dovrebbe essere noto ai consiglieri , essa è in corso con stanziamenti della Giunta comunale con un preciso cronoprogramma per giungere all'obiettivo della completa catalogazione. Questo sta facendo l'assessorato alla cultura senza attendere alcuna sollecitazione.Questo assessorato sa benissimo cosa deve fare e lo sta facendo.

Quanto alla politiche che è il vero obiettivo dell'interrogazione - ha specificato Simone Siliani- spero che nessuno voglia censurare il fatto che un esponente dei Ds quale io sono possa esprimere valutazioni su vicende politiche fiorentine,. Casomai ci sarebbe da interrogarsi sull'opportunità che il portavoce del presidente della Provincia utilizzi la sua collocazione di consigliere comunale per svolgere, in conto terzi, una polemica politica".

In evidenza