Nettuno di Firenze: l'arresto non placa le polemiche

Redazione Nove da Firenze
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04 agosto 2005 12:53
Nettuno di Firenze: l'arresto non placa le polemiche

Rischia una reclusione da tre mesi a sei anni il vandalo che l'altra notte ha danneggiato la statua del Nettuno nella fontana omonima in piazza Signoria, conosciuta a Firenze come il "Biancone". L'autore del vandalismo è stato identificato grazie alle indagini della Polizia Municipale e nei suoi confronti è scattata una denuncia a piede libero per danneggiamento di bene pubblico aggravato dal fatto che si tratta di un'opera storico-artistica e per deterioramento di bene sottoposto a vincolo. Si tratta di due fratelli originari di Empoli, C.S.

28 anni e C.S. 30 anni, che abbiamo interrogato nel pomeriggio. Uno, il ventottenne, ha ammesso di essere l'autore del danneggiamento escludendo il coinvolgimento del fratello che anzi ha cercato di dissuaderlo. I fratelli hanno raccontato di aver trascorso la serata in un pub della zona e per motivi futili uno dei due si è arrampicato sulla statua. Tutto questo, come emerge dalle immagini delle telecamere, attendendo il momento in cui l'auto della Polizia Municipale si è allontanata per effettuare il suo consueto controllo nella zona.

Il caso è stato risolto grazie a una serie di elementi raccolti dalla Polizia Municipale. Nello specifico grazie alle dichiarazioni dei testimoni presenti sulla piazza (le guardie giurate in servizio alla Loggia dei Lanzi e due passanti), alle immagini riprese dalle telecamere di Palazzo Vecchio, all'attenzione posta dagli agenti di pattuglia che avevano già notato nei minuti precedenti i due fratelli in atteggiamento particolarmente euforico e dai controlli effettuati sui pronto soccorso della provincia di Firenze.

Dalle immagini emerge infatti come il vandalo avesse riportato alcune ferite in seguito alla caduta. A inchiodarlo alle sue responsabilità, oltre alle descrizioni dei testimoni e alle immagini delle telecamere, un prelievo effettuato a uno sportello bancomat della zona pochi minuti prima.

In Regione c'è preoccupazione dopo l'atto vandalico. Il Vicepresidente regionale Federico Gelli e l'assessore alla cultura Mariella Zoppi hanno espresso il loro biasimo per il danno arrecato l'altra notte alla statua del Nettuno, in Piazza Signoria a Firenze.
"Parlare di responsabilità morale e politica mi sembra veramente luogo.

Uno dei problemi di Forza Italia è farsi prendere la mano dal linguaggio". Sono parole del capogruppo Ds in consiglio comunale Ugo Caffaz che replica a quanto affermato da alcuni esponenti di Forza Italia, in merito all'atto vandalico alla statua del Biancone. "E' veramente ridicolo e strumentale - ha aggiunto Caffaz - attribuire responsabilità, che non ci sono, per l'episodio di stanotte. Bisogna invece dare atto per la tempestività ed efficienza dell'indagine della Polizia municipale che in breve tempo ha identificato e denunciato l'autore del gesto.

L'unico atteggiamento corretto a seguito di atti come questi, è quello di una grande solidarietà fra le forze politiche". "Mi fa ancor più specie - ha concluso Caffaz - che certe affermazioni arrivano in un momento in cui il sindaco ha chiesto anche a Forza Italia di concertare una soluzione per il Teatro Comunale".

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