«Basta discutere sul tracciato. La Regione si assuma la responsabilità di una scelta chiara». E’ quanto Alleanza Nazionale ha chiesto oggi in aula per bocca del suo Presidente Maurizio Bianconi e del Consigliere Andrea Agresti. L'assessore regionale Conti, a nome della giunta aveva rivolto al Governo accuse sui ritardi, ma l'opposizioe, a scaricabarile, ne ha addossato le radici alle scelte mai fatte dalla sinistra in Toscana, il che ha fatto inviperire l’assessore Conti. «L’adesione al partito dell’autostrada la Regione l’ha fatta tardivamente.
Ogni passo sullo sviluppo infrastrutturale – ha attaccato Agresti – è stato compiuto in ritardo cronico. Sul Corridoio tirrenico ora non ci venite a raccontare che i ritardi sono di questo governo perché non è così. La colpa dei ritardi è piuttosto nella miopia della sinistra che ha governato la Regione per anni, privilegiando altre aree della Toscana come quella metropolitana». Si scelga dunque, facendo pendere la bilancia dove più pesa il buon senso: «Oggi un sindaco di un comune che si trova proprio in quel tratto dove è previsto tracciato autostrada manifesta perplessità – osserva Agresti – e credo si debba tenerlo in considerazione anche per rispetto ai cittadini che lo hanno eletto e che egli rappresenta».
Basta decidersi, però: «Bisogna che la giunta esca allo scoperto e che si esprima tenendo conto delle perplessità del sindaco di Capalbio. In fondo i due tracciati differiscono solo per una manciata di chilometri».
«Basta discutere sul tracciato – ha aggiunto ancora Bianconi – qui siamo in ritardo per un deficit culturale sulle infrastrutture proprio della sinistra. E’ un problema complessivo. Quando fare le strade era più facile di ora, allora la Toscana ha perso la grande occasione perché la sinistra non le ha volute fare.
Ed oggi continuano a ritardare le scelte per assecondare localismi funzionali al mantenimento del proprio consenso. Se si avesse il coraggio di dirsele, queste cose, forse i problemi si risolverebbero. Ma se ci si arrocca ciascuno sulla sua postazione non si va né avanti né indietro. Voi governate la Toscana dal 1970, quindi avete responsabilità precise. Caricatevene e ponete rimedio».