Madredeus in Italia per una nuova serie di concerti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 luglio 2005 00:07
Madredeus in Italia per una nuova serie di concerti

Lunedì 4 luglio la magia del nuovo fado portoghese sarà in scena alla Villa Medicea di Poggio a Caiano – inizio ore 21,15; ingresso 12 euro; prevendite abituali – per uno degli appuntamenti più attesi del Festival delle Colline 2005. I Madredeus allieteranno il pubblico con i grandi successi del passato e le bellissime melodie tratte dal nuovo album “Faluas Do Tejo” pubblicato lo scorso febbraio. Uscito a soli otto mesi di distanza dal precedente (“Amor infinito”), “Faluas do Tejo” è un omaggio a Lisbona, alla città antica, alle vecchie tradizioni della capitale lusitana, e alle “faluas”, le barche a vela che trasportavano i passeggeri da una riva all’altra del fiume Tago.

Il disco miscela, come di consueto, la musica tradizionale portoghese (il fado), con sonorità elettroniche e atmosfere moderne.

MADREDEUS
I Madredeus nascono a Lisbona, in Portogallo, il loro primo album esce nel 1987. Il gruppo si definisce una “fantasia musicale, con radici portoghesi”, ed è un vero e proprio laboratorio musicale, con gli strumenti della voce, la chitarra classica e sintetizzatori. Fin dall’inizio, gli spettacoli dei Madredeus si caratterizzano per quell’atmosfera propria dei recital di poesia musicale.

La band si esibisce in teatri, giardini, centri d’arte e altri spazi raccolti, scelti per la loro tranquillità. Il gruppo desidera infatti che il pubblico sieda con tranquillità e si goda la loro esibizione in silenzio totale e lontano da rumori della città. I Madredeus hanno mantenuto sempre alto l’impegno nella musica portoghese. Hanno scritto e composto più di 100 canzoni originali, presentandole al pubblico in 5 diversi tour in tutto il mondo: una vera e propria band “errante”, con più di 800 concerti all’attivo.

Il loro progetto è elettrico – acustico. Negli anni, hanno perfezionato l’amplificazione degli loro strumenti acustici, riuscendo così a suonare davanti a migliaia di persone con risultati eccellenti. La storia dei Madredeus è la “mise-en-scéne” del canto ‘saudade’: uno strano melange di inquietudine, nostalgia e struggimento. Sul palcoscenico, in piedi, Teresa Salgueiro canta le fantasie della sua mente senza quiete, mentre attende che qualcuno o qualcosa arrivi; al suo fianco Pedro Ayres Magalhães e José Peixoto (chitarra classica), Fernando Júdice (basso acustico), e Carlos Maria Trindade (sintetizzatori).

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