Ultima seduta del consiglio comunale per Monica Sgherri. «In settimana - ha spiegato l'esponente di Rifondazione Comunista - presenterò le dimissioni ufficiali. Lascio con profondo dispiacere ed emozione i banchi del Salone dei Duecento dai quali ho imparato molto. Spero che questa mia esperienza possa continuare positivamente in consiglio regionale. Non esiste un momento opportuno per decisioni di questo tipo. La riflessione e l'impegno che porto con me riguarda principalmente il tema della partecipazione e del trovare un rinnovato ruolo delle assemblee elettive».
«Va rivista una modalità di gestione dei servizi - ha aggiunto Monica Sgherri - troppo spesso le soluzioni hanno sacrificato il cittadino a favore del cliente. Su questa differenza le assemblee elettive devono riappropriarsi di un ruolo più pregnante. La partecipazione, infine, è lo strumento cardine per recuperare il rapporto tra amministratore ed amministrato: troppo facilmente su tanti argomenti tale rapporto si rompe come se chi governa non riuscisse a fare capire e condividere piccole e grandi scelte.
C'è oggi una difficoltà a recepire richieste, proposte e progetti che arrivano dalla società civile. Su tale tema mancano regole ed esperienze concrete cui riferirsi ma spero che si individuino modalità per andare avanti con decisione a partire da una conclusione, spero positiva, dell'esperienza di "Firenze Insieme", dalla sperimentazione del bilancio partecipativo nei Quartieri a percorsi di urbanistica partecipata nelle grande aree di trasformazione». «Nella nuova veste di consigliere regionale - ha concluso - seguirò con attenzione l'assemblea di Palazzo Vecchio auspicando di rimanere un punto di riferimento per le istanze della città.
Voglio augurare buon lavoro alla capogruppo Anna Nocentini con la quale continuerò a lavorare per migliorare Firenze».
