Educazione ambientale: i vantaggi del compost

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 maggio 2005 19:29
Educazione ambientale: i vantaggi del compost

Regione Toscana ha intrapreso sulla via dell’ecoefficenza,mediante l’integrazione delle tematiche ambientali nelle politiche economiche e territoriali, vi è la promozione della produzione di compost di qualità e l’incentivazione del suo impiego ai fini agronomici.
I rifiuti di natura organica rappresentano circa un terzo della produzione dei rifiuti urbani, destinandoli al processo di compostaggio, vengono sottratti al naturale ciclo dei rifiuti, facendo diminuire così la quantità di rifiuti da smaltire.

Inoltre l’applicazione di sostanze organiche sui suoli permette di ridurre la concimazione chimica, migliora le condizioni di fertilità complessive e contrasta i fenomeni di desertificazione e di erosione.
Il compost è il risultato di un processo di trattamento biologico effettuato su materiali biodegradabili. Attraverso questo processo si ottiene una mineralizzazione delle componenti organiche maggiormente degradabili e quindi una loro stabilizzazione.
L’elevata temperatura che si sviluppa durante il processo svolge poi una funzione di pastorizzazione che determina l’igienizzazione della massa originaria dei rifiuti.
Gli obbiettivi di un trattamento biologico quale il compostaggio sono tre:
• Stabilizzare la sostanza organica e quindi fargli perdere la sua fermentescibilità.

Questo processo avviene attraverso la mineralizzazione che produce acqua e anidride carbonica.
• Igienizzare dei rifiuti
• Ridurre volume e la massa dei rifiuti.
Attualmente,secondo la normativa vigente, il compost è diviso in COMPOST DI QUALITA’: è classificato nella categoria degli ammendanti perché ricco di sostanze organiche ed è molto utile per migliorare la fertilità dei terreni. Questo tipo di compost si ottiene esclusivamente da matrici organiche selezionate, raccolte in maniera differenziata e avviate al compostaggio.

Si presenta come un terriccio di colore bruno e con l’odore tipico del sottobosco.

COMPOST DI QUALITA’ INFERIORE: si ottiene dal trattamento di biostabilizzazione di matrici di qualità inferiore, come quelle provenienti dalla separazione meccanica di rifiuti urbani indifferenziati,fanghi biologici di depurazione.
In Italia,come nel resto d’Europa, non è in vigore una normativa specifica sul compost; esistono solo alcuni riferimenti di legge che riguardano principalmente la normativa sui rifiuti e il decreto sul recupero dei rifiuti non pericolosi.
In Toscana la Regione, attraverso l’assessorato alle politiche Ambientali, di concerto con l’Agenzia Regionale Recupero Risorse, ha promosso un ACCORDO DI PROGRAMMA rivolto in primo luogo alle organizzazioni professionali agricole, all’ARSIA, all’ARPAT e alle rappresentanze delle società produttrice.
Questo accordo è stato firmato nel febbraio 2003 dalle principali agenzie della regione ( ARSIA; ARPAT; ARRR), dalle rappresentanze istituzionali locali (UPI,ANCI), dalle rappresentanze di categoria dell’intera filiera ( produttori e utilizzatori), da MPS Banca Verde e dalle principali associazioni ambientalistiche.
Gli obbiettivi sono quelli di promuovere l’utilizzo di tutte le tipologie di compost.

(SRG)

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