Il Farmaceutico di Firenze e le Lesioni Spinali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2005 17:42
Il Farmaceutico di Firenze e le Lesioni Spinali

La Rappresentanza Sindacale Unitaria interna dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze si mobilita per sostenere il Comitato “Tuttinpiedi” nato recentemente in Toscana, a Sesto Fiorentino, al quale sono già arrivate migliaia di adesioni di cittadini ed istituzioni da tutto il paese, con l’obbiettivo di chiedere e sollecitare l’istituzione della Giornata Nazionale per la Ricerca sulle Lesioni Spinali.
Questo Comitato rappresenta oggi la prima istanza, fattasi portatrice in Italia dell’attivazione e del finanziamento della ricerca sulle lesioni al midollo spinale, come conseguenza dei progressi attenuti dalla ricerca medica, grazie al ricorso alle Terapie Cellulari ed all’impiego terapeutico di Cellule Staminali, che potrebbero ragionevolmente rappresentare un rimedio a gravi e gravissime disabilità fisiche (paraplegia e tetraplegia) ed ad altre gravi malattie.
“Si tratta di un progetto ambizioso che, a partire dalla creazione di un Comitato Scientifico di analisi e proposizione di metodologie sperimentali e di ricerca, nonché passando per la definizione di scientificamente validate procedure applicative sulle persone, merita in pieno sostegno e condivisione, anche rilanciando la proposta di istituire, presso il nostro Istituto Chimico Farmaceutico Militare, un Centro Nazionale Unico di Raccolta ed una Banca Dati per la Crioconservazione dei Tessuti (Cordoni Ombelicali e Cellule Staminali).” A livello Nazionale, infatti, ancora non esiste un Centro di Raccolta che sia collegato ad un Censimento Sistematico e Globale dei dati presenti e disponibili, in condizioni non soltanto di garantire sufficientemente riservatezza, ma anche una effettiva accessibilità da parte di quei soggetti abilitati per legge alla fruizione ed all’uso controllato di simili dati e materiali: operano alcuni laboratori, sparsi qua, per lo più tra loro scollegati.
Tale proposta è idonea a rilanciare e perfezionare quanto non molto convincentemente sostenuto nel Novembre 2004 dal Sottosegretario alla Difesa, Sen.

Francesco Bosi, attraverso la proposizione alla Regione Toscana di un accordo, per l’individuazione, insieme ad altre, di rinnovate finalità e più aggiornati compiti istituzionali da assegnarsi all’Istituto, tendenti a superare la mortificante ed inconcludente gestione dell’Ente, attualmente alle dipendenze della Agenzia Industrie Difesa. L’ipotesi di un rilancio dell’Istituto, ove fosse avulsa da progetti strategici che avessero fondamentali fini istituzionali e di rilevanza anche sociale, non appare credibile, né capace di invertirne il declino.

Tanto più che al rigore privatistico, al mito del pareggio di bilancio dell’A.I.D. (“S.p.A.?”), non corrispondono concrete iniziative progettuali, né interventi di rilancio o di sviluppo dell’Istituto stesso. Il Farmaceutico, invece, ben oltre l’appetibile valore del suolo sul quale è stato fondato, cresciuto e tuttora sorge, ancora conserva efficienti, valide e talvolta inesplorate potenzialità e flessibilità operativa tali da poterlo configurare come strumento indispensabile al raggiungimento di finalità strategiche a fini sia istituzionali che sociali, e non di qualunque tipo, attività giustamente delegata all’industria privata.
Ecco perché è indispensabile che L’Istituto, unica industria Farmaceutica dello Stato, sia salvaguardato da tentazioni speculative ed efficacemente rilanciato nel lungo periodo.

Abbiamo una tradizione storica, un marchio affermatosi nel tempo ed una serietà ancora tutti da spendere.

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