Democrazia partecipata: i comitati perdono la pazienza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 marzo 2005 19:32
Democrazia partecipata: i comitati perdono la pazienza

Costruire la città del futuro e definire che cosa sarà Firenze nei prossimi anni. Questo e molto altro viene discusso in questi giorni con la cittadinanza, attraverso degli incontri informativi sul piano strutturale, che si tengono in questi giorni nei vari quartieri della città. Il prossimo appuntamento è previsto nel Quartiere 1. Venerdì 18 marzo alle sportello informativo presso il Quartiere 1 di piazza Santa Croce, dalle 9-13 e dalle 15 alle 17,30 i tecnici della direzione urbanistica sono a disposizione dei cittadini per rispondere alle questioni sul piano strutturale.

Il primo appuntamento nelle Utoe del Quartiere 1 è previsto per venerdì 18 marzo alle 21, dove saranno discusse le problematiche che riguardano le Utoe n. 6 (zona Cascine - Argingrosso) e n.12 (San Jacopino), al centro anziani San Jacopino in via delle Carra, 4. Il prossimo appuntamento informativo è previsto per lunedì 14 alle 21 al quartiere 3 a Villa Bandini, via di Ripoli 118. L'appuntamento nel Quartiere 4 è invece per martedì 15 alle 21, nella sede del consiglio in via delle Torri, 23.

Conferenza stampa aperta a tutti, domani alle ore 11.30 alla Libreria Libri Liberi (Via S.Gallo 25) organizzata dai comitati che si interrogano sulla vicenda disastrosa che riguarda i lavori alla Fortezza da Basso.

Intervengono Amici della Terra, Cantieri Solidali, Comitati dei Cittadini, Italia Nostra, Legambiente, WWF, Rifondazione Comunista, Unaltracittà/Unaltromondo.

Il Comitato ex Panificio Militare e la Parrocchia dell'ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo, hanno richiesto con apposita sottoscrizione, alla presidente del Quartiere 5, Stefania Collesei, un Consiglio di quartiere Aperto ai cittadini, per parlare del futuro dell'area dell'ex Panificio Militare di via Mariti (ex caserma Guidobono).

Questo accadeva lo scorso 19 febbraio: il termine di 20 giorni previsto da regolamento per la convocazione del Consiglio è scaduto la settimana scorsa, ma nessuna comunicazione è arrivata dal Quartiere 5. Vista la situazione, e in attesa che al Quartiere smettano di rinviare un confronto pubblico sul tema, il Comitato e la Parrocchia dell'Ascensione di N.S.G.C. hanno intanto indetto una assemblea pubblica per mercoledi 16 alle 21 presso il teatro della Parrocchia, in via G. da Empoli. Il problema è molto sentito, come dimostrano le quasi tremila firme raccolte nella petizione volta a bloccare il progetto di sfruttamento dell'area e recentemente presentate in Comune.

"Trenta anni fa, parlando del progresso come falso progresso -afferma un documento del Laboratorio politico delle Piagge- Pasolini ci insegnava come smascherare la falsità e la menzogna dietro quelle parole pronunciate così spesso da finire per essere usate senza riflettere.

Ancora oggi una vera comprensione delle cose, presupposto di un giusto agire, passa per una vera riflessione sulle parole.
Oggi, nella Firenze del 2005, circola una parola che è stata caricata di equivoci e falsità da chi vuole cooptarla in sé pervertendone il senso: questa parola è PARTECIPAZIONE, che diventa quindi una falsa e finta partecipazione. Per essere chiari, il soggetto artefice della falsificazione di questa parola è l'attuale amministrazione comunale fiorentina, che a partire dalla campagna elettorale per le amministrative del 2004 l'ha sbandierata come slogan vincente, espressione della propria volontà di aprirsi alla cittadinanza e di coinvolgerla nel processo decisionale.
A distanza di quasi un anno dalle elezioni, questa amministrazione non ha realmente costruito un processo di partecipazione, sia per quanto riguarda la stesura del programma di mandato, sia per quanto riguarda il Forum per il Piano Strutturale (che è cosa di questi giorni).

La presunta partecipazione è in realtà una finzione.
Le assemblee che si sono svolte non sono state un momento di partecipazione, ma al più un momento informativo. Ma partecipazione ed informazione sono due concetti distinti. Del resto, contestiamo anche il carattere informativo di suddette assemblee (pensiamo a quella che si è tenuta lo scorso 10 marzo, al circolo Arci Il Progresso, relativa al Quartiere 5): questo perché la propaganda raramente è informazione, e ciò che la presidente del Quartiere 5 Stefania Collesei, l'assessore alla Partecipazione Cristina Bevilacqua, l'assessore all'Urbanistica Gianni Biagi, l'architetto Gaetano Di Benedetto hanno messo in piedi ieri sera è stato un teatrino di propaganda.
Presupposto fondamentale di una reale partecipazione è la capacità decisionale, mentre queste assemblee hanno al più un carattere consultivo; e naturalmente è opportuno attendere le decisioni finali del Consiglio comunale per capire quanto di questa consultazione verrà recepito.

Al momento possiamo solo dire che l'altra sera l'assessore Biagi ha sottilmente già fatto intendere che la consultazione dei cittadini conterà poco.
Questa amministrazione si fa vanto di aver compiuto una scelta politica coraggiosa nell'andare oltre quanto prevedono le norme, per offrire a tutti un'opportunità di partecipazione alle scelte per il futuro di Firenze (citato dall'opuscolo Firenze sarà. La città che vogliamo). Ebbene noi ci preoccupiamo proprio per questa condizione metanormativa, poiché è proprio dove non esistono norme certe e codici ben chiari che si entra nell'area dell'equivoco, dove non si capisce bene cosa realmente accade.

Pertanto sarebbe stato auspicabile, anzi necessario, un passaggio normativo e codificante prima di avviare il percorso di partecipazione (ovvero falsa partecipazione). Così almeno i compiti dei rispettivi soggetti e le regole del gioco sarebbero state, anche se non per forza condivisibili, almeno chiare. A quando la vera partecipazione?"

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