5 marzo: due anni fa il terribile incidente stradale in cui perse la vita una giovane donna in bicicletta, con la figlia sul seggiolino, travolta ed uccisa da una betoniera in via Toselli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 marzo 2005 19:00
5 marzo: due anni fa il terribile incidente stradale in cui perse la vita una giovane donna in bicicletta, con la figlia sul  seggiolino, travolta ed uccisa da una betoniera in via Toselli

I crudi dati statistici parlano di 33 morti sulla strada nel 2003, 28 nel 2004 e già 7 nel 2005. Abbiamo l'impressione che in città si viva una diffusa e giustificata sensazione di pericolo.
Le principali cause di incidente sono (nell'ordine): mancanza della distanza di sicurezza, guida distratta, eccesso di velocità, mancata precedenza a destra, mancato rispetto del segnale di precedenza: questo significa che la sola "politica degli autovelox e delle telecamere ai semafori" non è sufficiente, ma occorre una serie di interventi di "moderazione del traffico" (passaggi pedonali rialzati, chicanes, restringimenti di carreggiata, ecc.).

In tutta Europa queste soluzioni sono previste ed attuate.
"Per questo chiediamo maggiore attenzione per i cittadini abitanti prima che per gli automobilisti -afferma l'Associazione FirenzeInBici- Riguardo la mobilità ciclabile, una progettazione non corretta e interruzioni spesso ingiustificate rendono alcune delle piste ciclabili pericolose per i pedoni e per gli stessi ciclisti, che talvolta preferiscono transitare al di fuori della pista. Addirittura, da ben due anni, la mini-rete ciclabile fiorentina è spezzata in due a causa dei lavori alla Fortezza da Basso.

I ciclisti devono uscire dalla pista ciclabile proprio nel punto dove il traffico è più caotico. Questa situazione deve essere sanata al più presto possibile, con un percorso ciclabile provvisorio (in attesa della soluzione definitiva, a lavori ultimati). In questo secondo anniversario richiediamo un più forte impegno dell'amministrazione per la sicurezza dei cittadini nella formazione, nella progettazione e anche, se necessario, con le sanzioni adeguate. Perché la nostra vita non è una statistica".

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