Mercoledì 2 marzo, al Palazzo dei Congressi di Firenze i materiali della tradizione nell’architettura contemporanea

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 febbraio 2005 18:33
Mercoledì 2 marzo, al Palazzo dei Congressi di Firenze i materiali della tradizione nell’architettura contemporanea

Il dibattito architettonico contemporaneo oscilla continuamente tra due desideri contrapposti: la nostalgia del passato e l’aspirazione per il nuovo come se il futuro imponesse scelte di campo unilaterali. Tendere verso un nuovo Rinascimento significa perciò riscoprire l’architettura come sintesi di tradizione e innovazione, un agire consapevole che plasma conoscenze acquisite e sperimentazioni necessarie in una nuova armonia.
Piero Antinori, Mario Botta, Boris Podrecca e Marco Casamonti sollecitano una riflessione sul ruolo del progetto contemporaneo che, attraverso la riscoperta dei materiali della tradizione, ritrova le proprie radici storiche e anticipa le icone di scenari futuri.
In anteprima verrà presentato il nuovo progetto di Marco Casamonti per la realizzazione della nuova Cantina Marchesi Antinori a Bargino, San Casciano Val di Pesa.
Il convegno – realizzato con il contributo di Campolonghi, Il Casone, e Sannini Impruneta, in collaborazione con Federico Motta Editore – propone una riflessione su quei valori che l’architettura contemporanea ancora condivide con la tradizione e sulle relazioni che è oggi chiamata a instaurare con ambiti e linguaggi nuovi.
Apre il convegno Piero Antinori – presidente della Marchesi Antinori – committente di opere di architettura e protagonista di un Italian Style che ha fatto del Chianti, e della produzione vinicola toscana, un modello di riferimento per il gusto di oggi.

A sottolineare come il legame con la tradizione si sposi in una sintesi perfetta con la modernità divenendo espressione di una nuova armonia tra gusto, ambiente e architettura.
Vittorio Savi, storico e critico di architettura, presenta Mario Botta, Boris Podrecca e Marco Casamonti che illustreranno progetti di cantine e nuove architetture che esemplificano la capacità di conciliare il radicamento agli antichi materiali e ai metodi compositivi tradizionali con il desiderio di innovazione.
In particolare il progetto della nuova cantina Marchesi Antinori diviene simbolo della rinata consapevolezza del ruolo dell’architettura: arte della trasformazione del territorio ed espressione dei valori e delle tradizioni del contesto in cui si inserisce.

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