Emergenza freddo e cassonetti: una campagna a favore dei senza fissa dimora e degli immigrati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 febbraio 2005 19:15
Emergenza freddo e cassonetti: una campagna a favore dei senza fissa dimora e degli immigrati

Continua il freddo e il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, ha deciso di prorogare l'ordinanza che permette ai fiorentini di tenere accesi gli impianti di riscaldamento per 16 ore giornaliere, anziche' 12. La proroga e' valida fino al 7 febbraio e si basa sia sul rapporto della Direzione Ambiente sia sulle previsioni atmosferiche della Protezione civile, che fino a lunedi' prossimo indicano temperature ancora al di sotto della media stagionale. L'ordinanza ricorda che la citta' di Firenze e' inserita nella zona climatica D, che presuppone una accensione di 12 ore giornaliere dal 1 novembre al 15 aprile, ma precisa che resta ''comunque facolta' del sindaco, in presenza di condizioni climatiche sfavorevoli, di prolungare l'orario di accensione''.
Ci sono stati ricoveri ai pronto soccorso che si possono collegare all'emergenza freddo? E' quanto chiedono di sapere, in una interrogazione, i consiglieri Nocentini, Pieri e Sgherri (Rifondazione Comunista), Pettini (Comunisti Italiani), De Zordo (Unaltracittà/unaltromondo) I cinque consiglieri vogliono conoscere «come mai i posti attivati nelle strutture restano scoperti mentre i 25 posti attivati alla stazione di Santa Maria Novella risultano sempre occupati» e «il numero delle richieste di accoglienza "a bassa soglia" a cui non si è potuto dare risposta

La Comunità di Sant'Egidio e il movimento Genti di Pace hanno avviato una campagna di informazione con volantini in tre lingue (italiano, rumeno e polacco) che vengono distribuiti in questi giorni a tutte le persone senza dimora con cui la Comunità entra in contatto, per informarle sui pericoli che si corrono a cercare riparo nei cassonetti dei rifiuti (peraltro, a Firenze, è in corso un’attività di informazione a questo riguardo da parte degli enti interessati).

Infatti nelle ultime settimane, in diverse città italiane, alcuni immigrati, rifugiatisi per cercare riparo dal freddo, vi hanno trovato una tragica morte. La Comunità di Sant’Egidio ha già distribuito il volantino, sabato, giorno durante il quale porta, tra l’altro, la cena ai senza fissa dimora di Firenze. Contemporaneamente gli operatori della Comunità che fanno la scuola di italiano ‘Louis Massignon’ per diverse centinaia di immigrati, consegneranno lo stesso volantino agli stranieri e ai loro amici domenica.

La diffusione continua. Intanto da dicembre sta continuando anche la distribuzione della guida ‘Dove mangiare, dormire, lavarsi’, una sorta di bussola da tenere in tasca per muoversi a Firenze. Sono scritti i luoghi dove si può avere aiuto e accoglienza ma sono anche i posti dove si può aiutare ed essere accoglienti. "Qualcuno di questi luoghi – spiegano i rappresentanti della Comunità - poteva esserci sfuggito lo scorso anno e per questo abbiamo provveduto a un aggiornamento, ma ogni suggerimento che possa rendere questa guida più completa è gradito".

La guida è stata realizzata anche grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e del Lions Club di Sesto Fiorentino. La cartina della città è stata fornita da Ataf. Tanti i paragrafi – da dove dormire, lavarsi, curarsi fino alle scuole di italiano per stranieri, con tutte le indicazioni, le spiegazioni, gli indirizzi e i telefoni a cui potersi rivolgere: un vademecum della sopravvivenza che rende conto della vita della città solidale e che è stato fatto anzitutto perché chi vive per strada possa avere dei punti di riferimento; è una mappa per sapere come è possibile soddisfare alcuni bisogni primari.

"Un altro motivo che ci ha portato a raccogliere tutte queste informazioni – spiega ancora la Comunità - è la necessità concreta di saper rispondere alle domande che proprio i senza fissa dimora ci facevano e ci fanno". Un terzo motivo di utilità che la guida offre è la possibilità, per chi lo desidera, di sapere anche come e dove aiutare. La guida è frutto di una ricerca, che è stata condotta attraverso una scheda compilata dai membri della Comunità insieme a responsabili e operatori delle diverse associazioni nelle loro sedi".

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