Il Disturbo del Gioco d’Azzardo Patologico (Pathological Gambling, PG) ed i problemi a esso correlati sono stati per lungo tempo sottovalutati da un approccio scientifico-clinico, facendo si che questa tipologia di disturbo venisse inclusa nell’esclusivo ambito del “vizio”.
E’ stato possibile stimare che circa l'1,5-3 % della popolazione italiana sia colpita da questo disturbo caratterizzato da un periodo di esordio riscontrabile, molto frequentemente già in età adolescenziale e ben più raramente dopo i 40 anni di età.
Il sesso maschile sembra esserne maggiormente colpito per motivi probabilmente legati a fattori socio-culturali, ma le ricerche in corso non hanno ancora evidenziato dei dati chiari a favore di una differenza di genere.
L'Università di Firenze ha approntato un test di autovalutazione per aiutare i diretti interessati a capire se la loro è, o no, una dipendenza patologica dal gioco. Rispondendo a un test in sedici punti, chiunque, secondo il punteggio accumulato, puo' arrivare a valutare il livello di pericolosita' del proprio rapporto con il gioco.