Emergenza smog
Tondi (Udc): Basta col caos: la provincia faccia chiarezza sulle diversità di attuazione dei provvedimenti antismog nei comuni dell'area omogenea fiorentina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 gennaio 2005 13:11
Emergenza smog<BR>Tondi (Udc): <I>Basta col caos: la provincia faccia chiarezza sulle diversità di attuazione dei provvedimenti antismog nei comuni dell'area omogenea fiorentina</I>

I provvedimenti di limitazione del traffico stanno occupando le prime pagine dei giornali, abbiamo chiesto a Daniele Grechi, responsabile della gestione delle centraline ARPAT di monitoraggio dell’aria di rispondere ad alcune domande sull’argomento.
Sono diventati operativi i nuovi provvedimenti antismog, che giudizio ne date?
I provvedimenti assunti dalle Amministrazioni Comunali vanno nella direzione di rispondere alle direttive europee
Il provvedimento adottato dai comuni di Firenze, Scandicci e Sesto Fiorentino che, in via sperimentale, introduce restrizioni anche per le auto EURO 1 in un giorno alla settimana in aggiunta alle restrizioni per i veicoli EURO 0 testimonia della consapevolezza di dover agire con maggiore incisività per migliorare lo stato della qualità dell'aria.

Quali sono gli effetti attesi di questi provvedimenti?
L'effetto atteso è quello derivante dalla riduzione nell'ordine del 20-30% delle emissioni dovute al traffico, in particolare per gli inquinanti NOx, benzene e PM10.
Avete qualche primo dato parziale sugli effetti riscontrati?
La verifica dell'efficacia dei provvedimenti in termini di riduzione dei livelli di inquinamento ambientale potrà essere effettuata solo dopo un congruo periodo di applicazione delle restrizioni. Infatti, al fine ridurre la variabilità indotta dalle condizioni meteorologiche, occorre confrontare i valori medi rilevati in almeno 13-15 giorni di applicazione del provvedimento con i valori medi rilevati in giorni senza restrizioni.

Questa valutazione sarà effettuata a fine sperimentazione (aprile 2005).
Secondo lei quali sono gli inquinanti sui quali occorre concentrare l'attenzione?
Certamente quelli per i quali non si riscontra il certo e consolidato rispetto dei valori di riferimento fissati dalla normativa europea ovvero PM10, NO2 e benzene, oltre a O3.
Quali potrebbero essere ulteriori interventi per ridurre ancora l'inquinamento atmosferico?
Su scala locale, occorre porre maggiore attenzione alle emissioni da impianti termici che, pur largamente metanizzati, costituiscono una importante sorgente di NOx.

La tecnologia mette a disposizione bruciatori a bassa emissione di NOx e impianti con maggiore rendimento. Riguardo al traffico, appare importante contenere e ridurre i flussi totali ma anche invertire la tendenza alla diffusione della motorizzazione diesel, caratterizzata da elevati fattori di emissione di NOx e di PM10. Occorre indirizzare e incentivare il rinnovo del parco per completare la dismissione dei veicoli più vecchi compresi i ciclomotori a 2 tempi. Si tratta anche di orientare verso l'acquisto di veicoli a bassa emissione (elettrici, ibridi, a gas).

Su scala territoriale più ampia, occorre lavorare per la riduzione delle emissioni da impianti produttivi di sostanze organiche quali i solventi che contribuiscono alla formazione di ozono.


La provincia faccia chiarezza sulle diversità di attuazione dei provvedimenti antismog nei comuni della piana perché davanti alla salute dei cittadini servono provvedimenti seri, chiari e concreti e non dettati da protagonismo o improvvisazione come sin qui è accaduto.
In questo assoluto caos, in cui regna la diversa attuazione di provvedimenti nei comuni della provincia, emerge l'assenza di una voce forte quale quella della Provincia.

Se comuni come Signa, Lastra a Signa, Campi Bisenzio e Calenzano hanno bocciato le proposte antismog del Comune di Firenze, mi domando a cosa serve presiedere un organo così importante nel coordinamento dell'azione amministrativa se non si è in grado di dettare precise indicazioni su provvedimenti così importanti? In sostanza, a cosa serve sedere su una poltrona presidenziale se non si è in grado di mettere d'accordo una manciata di amministratori? E? ora che chi governa inizi a farlo davvero, assumendosi le proprie responsabilità senza restare in silenzio a guardare l'ennesimo teatrino di protagonismo messo in scena dai vari assessori.

Se è vero che non possono essere i cittadini a pagare l?incapacità amministrativa della sinistra nella provincia, faccio mie le parole dell?assessore alla mobilità del comune di Signa quando accusa il Comune di Firenze dicendo che ?è da irresponsabili un atteggiamento che non tenga conto di problematiche come quella della carenza del trasporto pubblico?. Per questo chiedo al presidente Renzi di istituire un tavolo di coordinamento per tutti i comuni almeno dell?area omogenea fiorentina al fine di predisporre di un piano di sviluppo del trasporto pubblico che venga incontro alle reali necessità di mobilità dei lavoratori e dei residenti della provincia.

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