Parcheggio alla Fortezza, il sindaco: "Prima del voto in giunta aspettiamo il parere del Comitato ministeriale"
Unaltracitta'/unaltromondo con Rifondazione e le associazioni ambientaliste

Redazione Nove da Firenze
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19 gennaio 2005 00:02
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Il sindaco Leonardo Domenici stamani è tornato a parlare del parcheggio sotterraneo alla Fortezza da Basso. Domenici ha spiegato che la giunta del prossimo 25 gennaio non esprimerà alcun voto su un progetto definitivo, ma si limiterà a valutare le ipotesi che saranno presentate sulla sistemazione della superficie, e di conseguenza sull'impatto visivo dell'opera rispetto alle mura della Fortezza. "Dato il ruolo che assume il Comitato tecnico del ministero per i Beni culturali, che è stato chiamato ad esprimersi e con il quale da parte nostra c'è la volontà di collaborare pienamente - ha detto Domenici - credo sia più logico e ooportuno, prima di approvare il progetto definitivo, di inviare le diverse ipotesi allo stesso Comitato e aspettare le sue valutazioni.

Solo in seguito la giunta prenderà la sua decisione". Rispetto alla possibile consultazione popolare sul progetto, il sindaco ha ribadito di aver proposto questa ipotesi al consiglio comunale, che deciderà in piena autonomia.
"L'abbattimento dell'infrastruttura adiacente alle mura della Fortezza da Basso è un atto dovuto a cui l'amministrazione comunale non può sottrarsi". E' quanto ha affermato la capogruppo di Unaltracittà/unaltromondo Ornella De Zordo a proposito della "vicenda Fortezza" che "rimette oin discussione l'intero sviluppo della città.

A parlare di Fortezza questa mattina in Palazzo Vecchio c'era presente anche la capogruppo di rifondazione comunista Monica Sgherri e rappresentanti dei Comitati Cittadini Firenze, Amici Della Terra, Italia Nostra, Legambiente, Wwf "Si tratta di un'opera che, oltre ad evidenziare gravi errori di progettazione, - hanno detto Sgerri e De Zordo- è figlia di una cultura sviluppista che privilegia meccanismi puramente economici rispetto alla qualità della vita dei cittadini e alla tutela dei beni culturali" Secondo la rappresentante della lista Unaltracittà/unaltromondo "è necessario riconoscere che il progetto corretto nel giugno 2004 per ridurre l'altezza del fabbricato con l'eliminazione della galleria commerciale e allo stesso tempo per allontanare la struttura dalle mura della Fortezza non ha registrato il successo auspicato.

Oggi infatti l'opera, ormai costruita per la quasi totalità, sporge dal piano di campagna preesistente ai lavori di scavo fino ad oltre 3 metri, mentre l'impatto altimetrico dell'opera risulta addirittura accresciuto di 30 cm rispetto al progetto esecutivo del 2002. Inoltre - ha proseguito Ornella De Zordo- - alla luce del decreto legislativo n. 42/2004, il cosiddetto Codice Urbani - la struttura è incompatibile con la legislazione attualmente vigente a tutela del patrimonio culturale e storico/artistico della Nazione, nello specifico il D.Lgs.

n. 42/2004 (detto Codice Urbani). Ogni fiorentino con un minimo di senso estetico se ne è accorto da tempo, l'amministrazione e i curatori del progetto ancora no. Inoltre si profila l'esistenza di un vero illecito dato che sulla rete civica del Comune di Firenze (aggiornata al febbraio 2004) appare per l'area del Piazzale Caduti dei Lager una destinazione "F1e", ovvero verde pubblico esitente, e come emerge dalle "Norme tecniche di attuazione" del Piano Regolatore la destinazione "F1e" ammette solo la costruzione di opere infrastrutturali e d'arredo, nei limiti della necessità di fruizione e di potenziamento del pubblico servizio, cioè del verde e/o parco pubblico".

"Riguardo alle prospettive che si aprono, - hanno detto le associazioni ambientalisti presenti fra cui WWf, Legambiente, Italia Nostra a Amici della Terra- ci dichiariamo contrari ad ogni ipotesi di sondaggio mirato sul tema e approvano, invece, in modo convinto, la proposta avanzata dal Soprintendente Regionale Antonio Paolucci, che è quella di demolire tutto l'edificato che sporge dal livello di campagna preesistente all'apertura del cantiere. Prendendo atto della decisione del Sindaco Domenici di bloccare l'iter di ultimazione dei lavori, oggi non rimane che attendere l'ultimo atto delle Autorità preposte, l'unico sensato provvedimento possibile, un atto cioè che sappia di nuovo incontrare il favore generalizzato dei cittadini fiorentini: l'abbattimento dell'ecomostro".

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