Prove tecniche di giardino all’inglese: i Comitati dei Cittadini di Firenze chiedono una verifica pubblica del progetto e del cantiere del Parcheggio della Fortezza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 gennaio 2005 22:57
Prove tecniche di giardino all’inglese: i Comitati dei Cittadini di Firenze chiedono una verifica pubblica del progetto e del cantiere del Parcheggio della Fortezza

A fine anno gli assessori Albini e Biagi avevano effettuato un sopralluogo al cantiere del parcheggio Caduti nei Lager, definenedolo al termine: "Un'opera al servizio della città che permetterà di ammirare le mura della Fortezza".
"Il resoconto del sopralluogo effettuato dai nostri amministratori sul cantiere del parcheggio di Piazza Caduti dei Lager non può non lasciare allibiti -commentano i Comitati dei Cittadini di Firenze- Si vuole presentare come positivo quello che anche un bambino è capace di vedere come uno degli scempi più gravi ad un bene culturale.

Si continuano a fornire dati non veritieri come quelli della fuoriuscita del nuovo parcheggio dal piano di campagna originario: non fuoriesce per solo cm. 80, come affermato dal Dirigente dell’Urbanistica, ma da un minimo di cm. 80 ad un massimo di circa 3 metri. Si sostiene che ci si è occupati della questione solo di recente (Biagi). Invece il Dirigente all'urbanistica Di Benedetto è responsabile unico del procedimento già dalla Conferenza dei servizi effettuata nel novembre 2001. L’Assessore continua, contro ogni elementare buon senso, a mettere sullo stesso piano una massa di cemento armato prefabbricato a dei bus in sosta.

Si parla di nuovo giardino all'inglese con tanto di pista di pattinaggio. Ma chi dice così, sa che cos’è un giardino all'inglese?
Siamo stanchi di finti sopralluoghi e di amministratori che, in merito a interventi così importanti, pretendono di essere lasciati liberi di fare, al di là di ogni controllo e di ogni elementare regola di trasparenza, e di essere giudicati alla fine quando ai cittadini non rimane altro che accettare lo stato di fatto. Un esempio chiaro e certo dell'uso che i nostri amministratori vogliono fare del bene culturale della Fortezza è rappresentato, ad esempio, dai due capannoni sorti in questi giorni sul costruendo parcheggio di Piazza Caduti dei Lager: è l’ennesima violenta manomissione di un sito vincolato determinata dalle esigenze del polo espositivo.

Ci chiediamo, tra l’altro, se preventivamente sia stato elaborato un piano che tenesse conto di tutte le normali esigenze espositive o se si navighi allegramente a vista.
Per tutte queste ragioni chiediamo con urgenza una vera verifica pubblica del progetto e del cantiere del Parcheggio, nel corso della quale ci sia data la possibilità di illustrare i dati in nostro possesso e importanti e circostanziati pareri di studiosi ed esperti di restauro e tutela dei monumenti, che sostengono opinioni completamente diverse da quelle dell’Assessore all'urbanistica.

Ribadiamo che l’arch. Biagi afferma cose che suscitano perplessità quando sostiene che si occupa della questione solo da pochi mesi. Infatti l’arch. Di Benedetto, dirigente dell’Urbanistica, è responsabile unico del progetto per l’Amministrazione comunale fin dall’inizio, come risulta dalla Conferenza dei Servizi del 23 novembre 2001. A meno che nella nostra amministrazione comunale non ci sia alcun collegamento tra l’Assessore all’Urbanistica e il Dirigente Capo di questo settore, l’Assessore doveva essere pienamente al corrente di tutto quanto deciso e realizzato.

Inoltre, il progetto, di grande importanza, è stato sottoposto all’approvazione della Giunta Comunale di cui fa parte, speriamo con responsabile attenzione, anche l’Assessore all’Urbanistica. Si ricorda inoltre che lo stesso Assessore Biagi, nella recente audizione come teste nel processo in cui il Sindaco Domenici è accusato di manomissione di beni culturali, ha affermato che sul viale fratelli Rosselli il traffico automobilistico giornaliero è superiore a quello autostradale; secondo lui si tratta dunque del luogo più idoneo e salubre per costruire una nuova pista di pattinaggio sul ghiaccio, che, tra l’altro, risulterebbe così ulteriore fonte di attrazione di traffico automobilistico.


Di fronte quelle che, eufemisticamente, possiamo considerare tardive e amene giustificazioni, sarebbe forse il caso che l’Assessore e il dirigente all’Urbanistica rassegnassero le loro dimissioni".

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