Nel prossimo biennio per investimenti in ricerca e innovazione 24 milioni di euro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 novembre 2004 22:34
Nel prossimo biennio per investimenti in ricerca e innovazione 24 milioni di euro

FIRENZE- “Per favorire l’avvio di nuove imprese nel settore dell’innovazione la Regione Toscana ha deciso di stanziare 24 milioni di euro di cui 11,5 milioni subito e i rimanenti 12,5 entro il 2006. Queste risorse, provenienti dal DocUp e dal Fondo Sviluppo Italia per la Toscana, sono messi a disposizione delle nuove imprese che scelgono di “saper pensare” oltre che “saper fare”, favorendo gli investimenti per l’innovazione tecnologica dei sistemi produttivi locali, così importanti per lo sviluppo dei nostri territori.”
Questi nuovi finanziamenti, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea, sono stati annunciati oggi da Ambrogio Brenna, assessore alle attività produttive della Regione Toscana, durante la conferenza internazionale “Verso un’economia della Conoscenza.

Innovazione e sviluppo regionale” che si terrà a Firenze fino a domani presso il padiglione Arsenale della Fortezza da Basso.
La conferenza è organizzata dalla Regione Toscana insieme all'Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica (OECD) e la Rete Erik, che, coordinata dalla Toscana, mette insieme 37 regioni europee impegnate nella promozione della società della conoscenza. In questo contesto Brenna afferma la rilevanza delle politiche per l’innovazione tecnologica e l’economia della conoscenza affinché cresca la competitività dei sistemi produttivi territoriali delle regioni europee.
“La dimensione dell’innovazione e della ricerca è da sempre proiettata in una dimensione transnazionale – afferma l’assessore Brenna, ed è importante per una regione “aperta” come la Toscana sviluppare un confronto sempre più ampio con le principali esperienze di politica economica in questo campo, tanto in Europa che negli altri continenti.

La Rete Erik ci accompagna in questo percorso necessario per concentrarsi sulla competitività dei territori e delle imprese piuttosto che sulla produttività. Altrimenti il rischio che corriamo è di fare della Toscana una grande impresa manifatturiera di prodotti pensati altrove.” (cl)

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