2 milioni e 400 mila euro per prevenire le cadute dall’alto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 novembre 2004 00:16
2 milioni e 400 mila euro per prevenire le cadute dall’alto

Un progetto a tutto tondo per far fronte al rischio legato al settore dell’edilizia. Il Consiglio regionale ha infatti approvato all’unanimità il progetto obiettivo per la prevenzione delle cadute dall’alto nei cantieri edili per gli anni 2004-2005-2006. Un intervento che sarà articolato in vari momenti: campagna straordinaria di vigilanza nei cantieri; iniziative informative rivolte alle imprese; iniziative formative per i lavoratori, con l’impegno della Giunta regionale di adottare un protocollo di indirizzo - concertato con le parti sociali - per rendere omogenei gli interventi di formazione.

Il progetto prevede inoltre momenti di verifica periodica, finalizzata a valutare le iniziative intraprese e le risorse impegnate. La spesa prevista è di euro 2.400.000,00 per il triennio di durata del progetto e specificatamente: euro 600.000,00 per l’anno 2004, euro 900.000,00 per ciascuno degli anni 2005 e 2006. Con tale atto si dà mandato ai Dipartimenti di prevenzione delle aziende USL toscane di attuare i progetti relativi ai tre ambiti di intervento: vigilanza straordinaria, informazione e formazione; e si prevedono forme di collaborazione con le scuole edili, i Comitati paritetici territoriali per l’edilizia e le loro forme di aggregazione, per la realizzazione delle iniziative formative rivolte ai lavoratori.

Illustrando l’atto, il Presidente della Commissione Sanità Federico Gelli (La Margherita) ha ricordato che la Regione Toscana già da tempo ha messo in atto una strategia mirata alla riduzione degli incidenti sul lavoro. Il Piano sanitario regionale 2002-2004 nell’Azione programmata Lavoro e salute contempla, attraverso lo strumento dei piani per lo sviluppo delle attività di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, il coordinamento delle iniziative da assumere sulla base delle criticità e delle priorità rilevate.

“C’è un apprezzamento di fondo su questo lavoro importante e unico della Regione Toscana, a livello nazionale”, ha sottolineato Gelli, accennando anche alle audizioni svolte dalla Commissione Sanità con le organizzazioni sindacali, i direttori generali delle aziende Usl, le categorie imprenditoriali, la Cassa edile regionale, l’Associazione sicurezza cantieri, Inail, Ispesl, Inps. “Questi soggetti hanno apprezzato la validità del documento e non hanno mancato di offrire indicazioni e spunti di riflessione – ha concluso Gelli - per collaborare insieme e coinvolgere tutti gli interlocutori istituzionali”.

Apprezzamenti al provvedimento sono stati espressi da tutti i consiglieri intervenuti nel dibattito: Anna Maria Celesti (Forza Italia), Ambra Giorgi (Democratici di Sinistra), Giovanni Barbagli (Rifondazione comunista) e Luciano Ghelli (Comunisti Italiani). Se la Celesti ha invitato ad avere un occhio particolarmente attento al monitoraggio e alle verifiche dei risultati, la Giorgi si è soffermata sulla buona impostazione dell’atto, che lega formazione e informazione. Barbagli ha parlato di provvedimento concreto e Ghelli di passo avanti importate, anche se non risolutivo.

I consiglieri hanno sottolineato la necessità di partire presto con questo progetto e quindi di continuare sulla strada della prevenzione, già tracciata dalla Regione Toscana. “A questo piano si deve aggiungere un impegno ulteriore – ha affermato l’assessore alla Sanità Enrico Rossi – chiamare alla responsabilità anche gli altri apparati dello Stato che hanno compiti di vigilanza e controllo”. (ps)

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