Tre anni e mezzo di mega-cantieri (smog, rumore, traffico pesante, polvere e falda a rischio) autorizzati fra Rifredi e Castello

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2004 13:16
Tre anni e mezzo di mega-cantieri (smog, rumore, traffico pesante, polvere e falda a rischio) autorizzati fra Rifredi e Castello

"Se è ancora vero che il Consiglio è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del Comune -affermano quelli dell'Associazione di volontariato Idra- allora ci si domanda quale controllo – di forma e di sostanza - sia stato esercitato dagli eletti a Palazzo Vecchio nel caso dell’approvazione del progetto di scavalco ad Alta Velocità fra Castello e Rifredi.
E’ sotto gli occhi di tutti che nessuna informazione pubblica degna di questo nome è stata fornita dall’Amministrazione ai cittadini sul progetto (solo l’assessore Gianni Biagi sembra non essersene accorto; chissà cosa avranno pensato i suoi colleghi Giuseppe Matulli e Cristina Bevilacqua quando ieri ha dichiarato in Consiglio: Il dibattito sull'Alta velocità si è già svolto più che ampliamente [*].

A questo punto non si tratta di continuare a discutere!!).
E’ altrettanto palese che gli impatti ambientali dello scavalco si aggiungono (non si sottraggono) a quelli già previsti per il sottoattraversamento di Firenze.
Si ignorano gli impatti economici sull’erario di questa nuova grande opera (è noto che l’Alta Velocità è da sempre solo a carico del contribuente).
Per giunta, tutta la movimentazione degli inerti e dei materiali da costruzione, nel territorio comunale di Firenze, avverrà in deroga al principio del trasporto su ferro, solennemente sancito dall’accordo procedimentale del ’99.
E le altre pesantissime criticità dell’Alta Velocità, denunciate e documentate puntigliosamente dall’associazione Idra nel corso delle audizioni in Terza e Sesta Commissione consiliare il 13 e il 14 ottobre, che fine hanno fatto? Hanno avuto in cambio la promessa di una risposta.

Che non è arrivata. Adesso, se anche ci sarà, giungerà troppo tardi, a giochi già fatti.
Uno spettacolo già visto tante altre volte, non è una novità. Ma si verifica in una città in cui l’Amministrazione e la maggioranza politica si ammantano di mondialismo, sbandierano i valori della pace e della Costituzione, strizzano l’occhio e aprono spazi al movimento no/new global e vantano niente meno che un assessorato alla Partecipazione democratica!
Un problema in più deriva dal fatto che, alle spalle della Giunta, opera un Consiglio che sembra abdicare in partenza al proprio ruolo di garante degli elettori (un quarto dei quali, ricordiamolo, a giugno ha disertato le urne, mentre in più di 10.000 hanno votato scheda nulla o bianca), rinunciando persino – parrebbe – all’esercizio dei diritti che fondano la sua funzione.

Esempio. Non siamo in grado di dire se il sindaco abbia chiesto al presidente del Consiglio che il parere della Commissione Urbanistica sullo scavalco di Castello venisse reso in termini abbreviati (sarebbe comunque interessante saperlo, soprattutto se il 10 novembre la seduta della conferenza di servizi sullo scavalco non avesse a risultare quella conclusiva, come si legge invece nella delibera-hurry-up approvata ieri in gran fretta dal Consiglio). Ma ammettiamo pure che la Terza Commissione consiliare ‘Urbanistica’ abbia dovuto ricorrere alla procedura abbreviata disciplinata dall’art.

27 del Regolamento del Consiglio comunale di Firenze (intitolato “Pareri urgenti”). Ebbene, proprio quel Regolamento prevede che in nessun caso il termine per l’espressione del parere possa essere inferiore a novantasei (96) ore. E invece alla Commissione ne è bastata una di ore, ieri mattina, quella fra le 9 e le 10, per esprimere – a maggioranza – il suo OK alla delibera che autorizza il sindaco a “chiudere” la questione il prossimo 10 novembre a Roma. Diciamo un’ora sola perché soltanto a partire da ieri mattina alle 9 (a un’ora dunque dalla seduta plenaria del Consiglio, in calendario alle 10) risulta che la Terza Commissione abbia potuto visionare l’unica copia del progetto di scavalco di Castello di cui il Comune dispone (circostanza che Idra ha appreso giovedì 4 novembre durante l’incontro col vice sindaco Matulli e l’assessore Bevilacqua).
Chi oserebbe chiamarla ancora democrazia, per quanto iperdelegata? Una brutta sua caricatura, in realtà, ad avviso di Idra.

Un altro giorno deprimente per la dignità della città. Che, bella addormentata nel cemento, avrà da ingoiare anche questo regalo".

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