False dichiarazioni isee per la riduzione della retta per il nido: indagini della Guardia di finanza a Scandicci

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 Novembre 2004 14:36
False dichiarazioni isee per la riduzione della retta  per il  nido: indagini della Guardia di finanza a Scandicci

Scandicci- Iniziano ad arrivare i primi risultati di una indagine, relativa ad una serie di cittadini utenti dei servizi socioeducativi del Comune di Scandicci, avviata dalla Compagnia di Firenze della Guardia di Finanza comandata dal Capitano Massimo Mazzone. In particolare si trattava di appurare la posizione reddituale reale degli interessati a fronte della loro dichiarazione Isee (indicatore socio economico equivalente) che consentiva di beneficiare di tariffe agevolate per l’accesso ai servizi stessi.
Dopo una lunga ed approfondita serie di accertamenti eseguiti dai militari un primo rapporto è giunto sul tavolo del Sindaco.

Riguarda un nucleo familiare di Scandicci che nella dichiarazione sostitutiva, compilata presso un Caf locale per il calcolo dell’Isee, tra le informazioni richieste indicava una falsa composizione del nucleo familiare. Il fatto è stato rilevato dalla Guardia di Finanza attraverso una verifica compiuta presso l’Ufficio anagrafe comunale. Sulla base del nuovo stato anagrafico della famiglia interessata, i militari hanno poi avviato un supplemento di indagine teso ad accertare la situazione economica derivante dai redditi e dagli immobili (soltanto i fabbricati) riferiti ai nuovi componenti.

Su questa base è stato poi ricalcolato il nuovo valore Isee. Ne è scaturita una posizione per la quale i soggetti sottoposti all’indagine non rientravano tra coloro che avrebbero avuto diritto ad alcuna prestazione sociale agevolata. Nel caso specifico si trattava della tariffa per l’asilo nido che la famiglia avrebbe dovuto versare per intero (3.957,60 euro per l’anno interessato, ndr) mentre ne aveva versata meno di un decimo (secondo il calcolo derivato dalla dichiarazione Isee sottoposta ad accertamento): usufruendo quindi “indebitamente di un beneficio per oltre 3.500 euro.

“In relazione a quanto sopra esposto”, si legge nel rapporto della Guardia di Finanza, “i militari operanti hanno riferito all’Autorità Giudiziaria competente, ravvisando le ipotesi di reato previste dagli articoli 483 e 316 ter comma 2 del Codice Penale”. “Dispiace ed amareggia”, ha commentato il sindaco di Scandicci Simone Gheri, “venire a sapere che persone di elevato status economico, come quello che emerge dall’indagine della Guardia di Finanza, cerchino di aggirare le regole per avvalersi di benefici che non spettano loro, sottraendo quindi risorse a chi realmente vive in situazioni economiche di bisogno”.

Ma, per il sindaco, questa indagine contiene anche un messaggio positivo: chi cerca di aggirare la legge non deve pensare di farla franca, e l’Amministrazione farà di tutto per tutelare se stessa ed i propri cittadini da chi vuol fare il furbo a danno della collettività. “Ringrazio il Comando di Firenze della Guardia di Finanza”, conclude Simone Gheri “che sappiamo essere al nostro fianco in questa fondamentale azione di repressione verso reati davvero odiosi ed offensivi per il comune sentire della comunità”.

(cl.ar)

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