Mobilità, ambiente e salute: un altro accordo senza i cittadini?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 2004 14:47
Mobilità, ambiente e salute: un altro accordo senza i cittadini?

E’ un momento molto delicato per Palazzo Vecchio: tutta la cantierizzazione Alta Velocità per il sottopasso ferroviario della città è sospesa all’approvazione del progetto di “scavalco” a tre piani fra Rifredi e Castello. L’Amministrazione comunale ha tentato senza successo nel 2003 di bypassare la procedura di Valutazione di Impatto. Adesso però tutti i nodi ambientali vengono al pettine: le conseguenze legate a tre anni e mezzo di lavori per la costruzione di uno scavalco a tre piani in una zona delicatissima della città come il nord ovest si presentano come assai serie.

Gli abitanti sono preoccupati anche per l’effetto combinato dei cantieri AV con i disagi provenienti dalla nuova viabilità progettata per Careggi. La stessa Direzione urbanistica del Comune ha segnalato peraltro che le soluzioni adottate per la realizzazione dello scavalco “avranno, necessariamente, notevoli ricadute sugli aspetti paesaggistici ed ambientali del territorio interessato.

In particolare si ha la riduzione di verde pubblico di quartiere e conseguente riduzione degli standards (…) e un importante impatto visivo e paesaggistico per effetto della realizzazione delle rampe (…) e dell’innalzamento del sovrappasso della linea elettrica che alimenta la nuova sotto stazione elettrica di Rifredi”.

A fronte della pesantezza degli impatti attesi, alla Commissione Urbanistica viene chiesto di approvare frettolosamente una proposta di delibera con cui si autorizza il sindaco a partecipare alla seduta conclusiva della Conferenza di servizi che viene annunciata per il prossimo 10 novembre.

Ma la Commissione non disporrebbe, si è appreso, neppure delle carte complete del progetto, che cambiano e si sovrappongono da un giorno all’altro! Uno scenario che ricorda da vicino quello dell’approvazione dell’Alta Velocità in Mugello, 9 anni fa: quella fretta ha fatto nascere i gattini ciechi, provocando grandi danni ambientali e sociali. A Firenze c’è da temere che possa finire anche peggio.

A Idra, che aveva illustrato e documentato tre settimane fa alla Commissione Urbanistica i molti buchi neri della vicenda Alta Velocità a Firenze, erano state promesse risposte sollecite.

Ebbene, l’associazione non soltanto non ha ricevuto risposte, ma non ha ottenuto neanche di essere convocata sulle novità del progetto intervenute all’ultimo momento, prima che il Consiglio comunale abbia ad esprimersi al riguardo lunedì prossimo.

Intanto oggi, per la prima volta, la nuova Amministrazione comunale incontra l’associazione ecologista indipendente fiorentina. Il vice sindaco Giuseppe Matulli e l’assessore alla Partecipazione Cristina Bevilacqua inizieranno a rispondere sui temi illustrati nell’esposto che Idra ha indirizzato al sindaco all’inizio di settembre, e forniranno – si auspica – le date delle assemblee pubbliche informative specifiche sui progetti di Alta Velocità che l’associazione richiede con forza da tempo.

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