Sindrome dei Balcani, mozione di Alleanza Nazionale: «Dalla Regione un fondo di assistenza specifico per i nostri militari esposti al rischio e per le loro famiglie»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 ottobre 2004 23:15
Sindrome dei Balcani, mozione di Alleanza Nazionale: «Dalla Regione un fondo di assistenza specifico per i nostri militari esposti al rischio e per le loro famiglie»

«Uno specifico fondo di assistenza della Regione Toscana per i militari toscani, residenti in Toscana o partiti da una delle caserme toscane verso le missioni a rischio ‘Sindrome dei Balcani’». Lo chiede il Gruppo di Alleanza Nazionale in Regione Toscana con una mozione presentata in consiglio regionale questo pomeriggio. «Sono note le polemiche che da tempo si sviluppano in relazione alla sussistenza o meno di un nesso causale fra l’esposizione all’uranio impoverito e l’insorgenza di gravi patologie tumorali diagnosticate ai nostri militare al rientro da missioni internazionali, in particolare dai territori della ex Yugoslavia», scrivono il Presidente del gruppo di An Maurizio Bianconi e i Consiglieri Virgilio Luvisotti, Giuliana Baudone, Achille Totaro e Fabio Pacini.

I dati raccolti dall’Osservatorio Militare, ricordati nella mozione di An, parlano ad oggi di 30 morti e 269 malati accertati dall’amministrazione militare causati dalla Sindrome dei Balcani: «Ai nostri soldati – scrivono i Consiglieri di An – non vennero date le dovute informazioni in merito alle conseguenze da esposizione all’uranio impoverito, né adeguati equipaggiamenti protettivi, tanto da risultare in molti casi esposti a radiazioni». Dal 2001, ricorda ancora la mozione, esiste per la Sindrome dei Balcani uno specifico protocollo sanitario «che deve essere seguito da tutti i militari che hanno prestato servizio in missioni a rischio».

Somministrate dalle Asl di competenza, le misure sanitarie sono coperte quanto a spese «solo per i diretti interessati e non per i loro familiari».
Proprio in base di queste considerazioni la mozione di An impegna la giunta regionale «ad essere al fianco dei propri soldati, riconoscendo la causa di servizio a coloro che oggi sono ammalati per il dovere svolto, riconoscendo il compito dello Stato in primis, ma anche della Regione, di sostenere, aiutare, tutelare i propri militari e le loro famiglie nell’ambito delle proprie competenze, costituendo un fondo specifico di assistenza e sostegno a tutti i militari toscani, residenti in Toscana o che sono partiti per le missioni all’estero da una delle caserme presenti sul nostro territorio e le cui patologie siano riconducibili alla Sindrome dei Balcani, tenuto conto delle esigenze minime anche delle loro famiglie».

Non solo: ora che il Senato ha costituito una nuova Commissione d’inchiesta sulla Sindrome diventa opportuno seguire con attenzione quei lavori. E’ per questo che la mozione di An impegna la giunta regionale anche «ad essere vigile rispetto ai lavori della Commissione d’inchiesta istituita recentemente dal Senato, perché persegua il criterio di verità e giustizia e sia non solo tecnica ma giuridica».

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