Parcheggio scambiatore di via del Sansovino: i dubbi di Cellai (AN)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 ottobre 2004 13:03
Parcheggio scambiatore di via del Sansovino: i dubbi di Cellai (AN)

La vicenda del parcheggio Scaf di via del Sansovino, realizzato dopo l'esproprio di un terreno e sulla quale la procura ha aperto una inchiesta, è al centro di una nuova interrogazione urgente presentata dal consigliere di Alleanza Nazionale Jacopo Cellai e sottoscritta dai consiglieri Riccardo Sarra, Stefano Alessandri, Gaia Checcucci e Giovanni Donzelli. «Questa volta - ha sottolineato Cellai - vogliamo che il Comune spieghi al consiglio comunale cosa è successo veramente: se c'erano davvero motivi di pubblica utilità per l'esproprio, se esistono responsabilità da parte degli uffici competenti e se è stata fatta una stima dei danni causati alla società espropriata.

La magistratura ha un compito di accertare, se vi sono stati, eventuali illeciti. Noi, come consiglieri, non facciamo indagini o processi ma abbiamo il compito di assicurare ai cittadini un buon e trasparente andamento della pubblica amministrazione e di invitare la giunta ad assumersi le proprie responsabilità senza nascondersi». L'inchiesta era partita nell'aprile scorso dalla denuncia degli ex proprietari dell'area, titolari della Edilvama, società proprietaria dell'area espropriata. «Il terreno, un'area di 4mila metri quadrati - ha ricordato Cellai - era stato espropriato con la motivazione che doveva nascere un'opera di pubblica utilità, un parcheggio scambiatore all'interno del quale potevano essere svolte esclusivamente attività ad esso complementari.

Il parcheggio, come stabilito, doveva avere orario 0-24: peccato, però, che già nel 2002, come risultata dagli atti, l'orario è stato 8-20, a dimostrazione dello scarsissimo utilizzo. Infatti Scaf, nella lettera di richiesta per ottenere l'autorizzazione ad osservare l'orario ridotto, affermava che "la spiegazione di tale scarso utilizzo è probabilmente dovuta al fatto che il parcheggio di via del Sansovino nasce come scambiatore in zona ove effettivamente esistono possibilità di sosta alternativa e per di più gratuita".

Una lettera che sembra contraddire l'affermazione del vicesindaco Matulli secondo il quale "via del Sansovino è uno dei principali assi di accesso in città e quindi sede naturale di un parcheggio scambiatore». «All'inizio di quest'anno, inoltre - ha aggiunto - nell'area sono spuntati autonoleggio e rivendita di automobile usate. Secondo i proprietari della Edilvama sarebbero stati inutili i tentativi di ottenere un intervento da parte dell'amministrazione comunale: tutte le richieste sono cadute nel vuoto e per questo si sono rivolti alla magistratura».

«Avevo già sollevato il problema in una precedente interrogazione che risale allo scorso luglio - ha ricordato l'esponente di Alleanza Nazionale - ma la risposta del vicesindaco Matulli non ha chiarito i miei dubbi sulla pubblica utilità del parcheggio, sulle responsabilità di Scaf, gestore e responsabile di quest'ultimo, sulle responsabilità della direzione sviluppo economico in merito alle "domanda di inizio attività" inoltrate da chi ha aperto le attività di autonoleggio e vendita di auto usate.

Matulli - ha sottolineato Cellai - ha ricordato che la "domanda di inizio attività", relativa alla vendita di auto usate, è stata dichiarata inefficace con un provvedimento del Comune del 12 agosto scorso. Resta il fatto, però, che questo atto è arrivato ben nove mesi dopo la presentazione della domanda e, peraltro, dopo l'intervento della magistratura. Infine, la riposta del vicesindaco non parla, nel modo più assoluto, dell'attività di autonoleggio e neppure di un eventuale stima dei danni, diretti e indiretti, che sarebbero stati causati alla società Edilvama».

(mr)

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