Energia: via libera alla proposta di legge regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 ottobre 2004 23:25
Energia: via libera alla proposta di legge regionale

firenze- Razionalizzazione e riduzione dei consumi, promozione delle fonti rinnovabili e valorizzazione delle risorse locali, armonizzazione degli impianti con il paesaggio e gli insediamenti abitativi, semplificazione amministrativa pur in un quadro di garanzie e controlli. Sono questi i capisaldi della legge sull’energia che la giunta regionale, su iniziativa dell’assessore all’ambiente e all’energia Tommaso Franci, ha licenziato nell’ultima sua seduta e che ora passa all’esame del consiglio regionale.


La legge prevede infatti l’approvazione del Piano di indirizzo energetico regionale (i n sigla, Pier) che, “sulla base delle esigenze delle persone e delle imprese, della salvaguardia dell’ambiente e tenendo conto delle prospettive di mercato”, dovrà, tra le altre cose, definire i fabbisogni energetici stimati e le relative dotazioni infrastrutturali necessarie, gli obiettivi di risparmio ed efficienza negli usi finali, gli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili, gli obiettivi di qualità dei servizi.


Sulla base di quanto previsto dal Piano la giunta regionale ogni anno presenterà al consiglio un documento di monitoraggio e valutazione, che conterrà il quadro conoscitivo del sistema energetico regionale e i risultati dell’attuazione delle politiche. Di particolare rilievo sono le novità introdotte dal testo in relazione alle procedure, con precise disposizoni sugli impianti assoggettati all’autorizzazione unica, che sarà rilasciata al termine di un procedimento unificato (procedura che viene prevista anche per l’uso diretto del calore geotermico, quindi non a fini di produzione di elettricità), e sulle installazioni che invece richiederanno una semplice denuncia di inizio dell’attività: tra quest’ultimi abbiamo i pannelli solari termici da 20 a 100 metri quadrati, i pannelli solari fotovoltaici di potenza nominale da 3 a 10 chilowatt, gli impianti eolici di potenza nominale da 5 a 50 chilowatt.

Si tratta di importanti elementi di semplificazione finalizzati in particolare ad agevolare la diffusione delle fonti rinnovabili. E’ un aspetto ancora più evidente per le installazioni ad attività libera, senza nemmno l’obbligo di denuncia. Gli impianti interessati riguardano le rinnovabili a piccola scala (pannelli solari termici di sviluppo uguale o inferiore a 20 metri quadrati, pannelli solari fotovoltaici di potenza uguale o inferiore a 3 chilowatt, impianti eolici di potenza uguale o inferiore a 5 chilowatt, impianti di microgenerazione a gas naturale fino a 3 megawatt termici e biomasse fino a 0,5 MW).

La legge prevede anche incentivi finanziari per la realizzazione di iniziative per le finalità che si propone. Sono privilegiati i contributi con funzione di aiuto al funzionamento, in conformità con la disciplina comunitaria in materia di aiuti per la tutela ambientale, sulla base di accordi volontari con soggetti economici ed associazioni di categoria. Di particolare interesse è la parte dedicata al rendimento energetico degli edifici, concretizzazione di un inmpegno più complessivo che il governo regionale sta dedicando alle tematiche della bioediliza.

La nuova normativa regionale prevede che le nuove edificazioni e le ristrutturazioni delle unità immobiliari siano progettate e messe in opera in modo da contenere le necessità di consumo di energia nel rispetto dei requisiti minimi fissati dall’Unione europea. I progetti dovranno essere accompagnati da un’attestazione tecnica di rendimento energetico. Si introduce insomma la certificazione energetica degli edifici – già sperimentalmente introdotta nelle linee guida per la bioedilizia – certificazione che dovrà accompagnare anche gli atti di compravendita e di locazione.

“Uno strumento fondamentale – spiega Franci - per una politica che voglia davvero incidere sulla domanda di energia razionalizzandola e riducendola”
La legge prevede inoltre che la Regione possa determinare i livelli minimi obbligatori di efficienza ambientale per i diversi tipi di opere e di impianti di produzione energetica presenti sul territorio regionale. I relativi gestori saranno tenuti a presentare alla Regione la certificazione del rispetto dei limiti oppure un programma di adeguamento.

In caso di mancato rispetto dei limiti si applicheranno sanzioni amministrative fino a 50 mila euro per ogni megawatt termico di potenza nominale.
Sono previste anche misure di compensazione ambientale. La Regione potrà infatti subordinare il rilascio di una autorizzazione o di una concessione a fini energetici ad un accordo relativo all’esecuzione di un programma di misure di compensazione e riequilibro ambientale al fine di assicurare la sostenibilità ambientale e socio-economica del progetto.
Importante anche il pieno riconoscimento del diritto di accesso ai servizi energetici.

“La Regione e gli enti locali - recita il testo – operano per garantire a coloro che dimorano o operano in qualsiasi parte del territorio della Toscana il diritto di disporre di servizi energetici di qualità e con modalità adeguate ai bisogni ed alle migliori condizioni economiche permesse dai mercati”. Il testo, infine, si conclude con le disposizioni per la tutela dall’inquinamento luminoso, che integrano in un testo unico le norme della attuale legge regionale su questa materia specifica.

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