Seminario sulla riforma delle Nazioni Unite: i partecipanti firmano appello per la liberazione delle due Simone

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 settembre 2004 22:26
Seminario sulla riforma delle Nazioni Unite: i partecipanti firmano appello per la liberazione delle due Simone

Questo il testo dell'appello lanciato durante la prima sessione seminario 'Pace e sicurezza umana nella riforma delle Nazioni Unite', organizzato dall'ufficio italiano di "International Peace Bureau" ed al quale hanno partecipato, oltre ad Hans Dahlgren, segretario del ministero degli esteri della Svezia, l'assessore Simone Siliani, il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, il presidente della commissione per la pace e la solidarietà internazionale Lorenzo Marzullo, la consigliera Susanna Agostini:
«Nel mosaico delle organizzazioni della società civile del mondo, convenuti a Firenze per una collettiva riflessione sulla possibile riforma delle Nazioni Unite sotto il profilo della pace e della sicurezza umana, siamo desolati e angosciati per quanto accade in questi giorni in Iraq.

Mentre ribadiamo che in ogni caso il ricorso alle armi è un orribile fallimento dell'umanità e l'ottusa rinuncia all'uso della ragione, non possiamo non vedere quanto c'è che accade a Simona Pari e Simona Torretta come a ogni altro operatore do pace in eguali condizioni, costituisca un cosciente, e pertanto ancor più ripugnante crimine contro la pace, contro la libera cooperazione, contro il sorriso dei popoli. In questi momenti di devastante incertezza siamo vicini alla sofferenza delle oro famiglie e rivogliamo un accorato appello per le loro immediata e incondizionata liberazione.

Ci rivolgiamo innanzitutto ai liberi cittadini di buona volontà nell'Iraq perché non accettino passivamente che l'atrocità si sostituisca ai migliori valori della nostra civiltà planetaria comune e condivisa».

Questo il testo dell'intervento della consigliera dei DS Susanna Agostini al seminario:
«Carissimi amici,
è per me un piacere oltre che un onore partecipare a questa importante iniziativa promossa dall'Ufficio italiano di International peace Bureau e da noi fortemente voluta qui a Firenze: sono convinta che questo incontro lascerà una traccia significativa anche nella nostra città.

Firenze è ben conosciuta, nella storia passata non meno che in quella recente, come terra di cultura e di promozione della Pace. una sede di riferimento internazionale ideale per lanciare un messaggio di Pace forte e chiaro a tutti gli Stati coinvolti negli oltre cinquanta conflitti armati che affliggono, ancor oggi, il nostro pianeta. Da qui, con il vostro, con il nostro lavoro, nascerà un concreto contributo anche per la riforma delle Nazioni Unite, per la costruzione di un più moderno organismo sovranazionale che sia efficacemente capace di rappresentare tutti i popoli del mondo e finalmente in grado di governare la Pace con indiscussa autorevolezza.

Come alcuni di voi sanno il mio lavoro, il mio impegno, politico si incentra nella salvaguardia dei diritti della salute delle persone, di una piccola parte dei cittadini di questo nostro Mondo Occidentale e posso personalmente testimoniare quanto in questi ultimi anni il concetto di salute sia notevolmente ampliato, fino a comprendere il benessere generale della persona e delle famiglie. Ma se nel nostro Paese riscontriamo dati confortanti in termini di aspettativa di vita (a Firenze il 26% dei residenti sono ultra 65enni) non possiamo che constatare ogni giorno che siamo un'area ristretta e privilegiata a fronte di una situazione planetaria ben diversa per infinite guerre, per ingiustizie sociali diffuse, per debolezza nell'affermazione dei propri diritti, anche quelli fondamentali.

Certamente la sicurezza umana è data anche dal "clima" sociale che le comunità di appartenenza sono in grado di offrire e ogni miglioramento della qualità della vita è strettamente collegato alla conquista e alla consapevolezza dei propri diritti, individuali e collettivi. Il diritto alla pacifica esistenza, alla non-povertà, allo studio, al lavoro, alla cura, alla casa, sono colonne portanti di un completo concetto di salute e di benessere. Ritengo quindi che sia un dovere "alto" della politica non solo quell'attività che si rivolge alla più o meno ristretta cerchia della propria comunità per migliorarne la condizione ma anche e soprattutto quella di tutelare e promuovere attività e culture di cooperazione perché il tema della sicurezza umana e del benessere non può essere affrontato se non in chiave planetaria.

Ogni azione politica dovrebbe innanzitutto essere pensata e risolta per tutti gli abitanti del nostro globo terrestre: non ci sono barriere, confini e muri nel cielo come nel mare e noi lavoriamo perché non esistano più neppure sulla terra. Mi piace concludere indicandovi il saluto che vi viene incontro dalle finestre delle nostre case dove sono ancora appese le bandiere dell'arcobaleno, le vedrete colorate nelle strade. Anno dopo anno mantengono aperto il dialogo e l'impegno di ogni cittadino di Firenze con il mondo che si dichiara contro la guerra e per la pace».

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