La voce delle donne d’Egitto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 settembre 2004 15:06
La voce delle donne d’Egitto

Firenze, 24 settembre 2004 – Nell’ambito degli eventi culturali legati all’iniziativa regionale “L’Africa in Toscana – la Toscana in Africa”, domenica 26 settembre, alle ore 21.00, presso il Circolo Arci Le Panche, in via Caccini a Firenze, ad ingresso libero, COSPE presenta lo spettacolo di teatro “Dedicato a Firdaus – Storia di una donna egiziana”, lettura scenica con Katia Pietrobelli, regia di Matteo Belli, sul testo della scrittrice egiziana Nawal al Sa’dawi . La forza e l’ostinazione delle donne egiziane, attraverso le vicende di una donna in carcere.

Il testo - Il Cairo, autunno 1974: in una cella del carcere femminile di Qanatir, una donna attende il momento dell’esecuzione.

E’ un’assassina, una condannata a morte, una prostituta che ha conosciuto ogni sorta di miserie e umiliazioni e tuttavia è lì, fiera e sprezzante, chiusa in un rigore orgoglioso che nessuno prova a scalfire. Soltanto Nawal al Sa’dawi - una donna di altrettanto coraggio, che conosce a fondo i dolori e le risorse nella vita femminile anche grazie al suo lavoro di psichiatra e scrittrice - riesce a superare il muro di ostilità e di mutismo dietro al quale la prigioniera, e le donne egiziane, si difendono.

Nawal conosce e riconosce come un dramma comune a tante altre donne egiziane la storia di Firdaus, raccontata dalla sua stessa voce. Testimone partecipe ma impotente a salvarla dalla condanna, la scrittrice offre comunque a Firdaus (che in arabo significa “paradiso”) la voce che la riscatterà per sempre dal silenzio e dall’ingiuria in cui, altrimenti, la sua vita e la sua morte sarebbero sprofondate.

L’autrice – Katia Pietrobelli, la giovane attrice e autrice della lettura scenica, ha al suo attivo un vasto repertorio di esperienze formative e professionali, che vanno dalla commedia dell’arte, al canto, al teatro corporeo, alla danza.



Tra le altre, si segnalano le esperienze teatrali al fianco del regista Matteo Belli: “ Canto remoto” di Bjorson, “Sangìta” da testi sacri indiani, “Un amore impossibile” di G. Manganelli. Sul grande schermo Katia Pietrobelli ha lavorato con diversi registi, tra cui Marco Bellocchio in “Buongiorno notte”, mentre in TV ha lavorato in diverse fiction, tra cui “Medico in famiglia 3” e “Linda e il brigadiere”.

COSPE in Egitto - COSPE è impegnato in Egitto dal 1996, quando ha iniziato a proporre dei piccoli interventi di promozione dello sviluppo del territorio.

Successivamente, grazie anche a un finanziamento del comitato italo-egiziano per la gestione dei fondi del debito pubblico, COSPE ha focalizzato il suo intervento sull’artigianato locale, grazie alla costruzione, in diverse aree dell’Egitto, di una rete di produttori, in prevalenza donne, che è impegnata nella salvaguardia del patrimonio culturale tradizionale e nel sostegno alla commercializzazione dei prodotti attraverso i canali del commercio equo e solidale. Dal 2004 è partito un nuovo progetto ad Abu el Nomros, nell’area di Giza, con l’obiettivo dello sviluppo integrato della comunità, attraverso la formazione professionale e continua e la creazione di un centro servizi e di attività socio-culturali.

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