Interpellanza di Forza Italia sull'impatto ambientale degli impianti di autodemolizione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 settembre 2004 17:30
Interpellanza di Forza Italia sull'impatto ambientale degli impianti di autodemolizione

«Gli impianti di autodemolizione presenti nel territorio comunale, che trattano rifiuti speciali pericolosi, si trovano in aree non idonee». E' quanto denunciano il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri e il consigliere provinciale Enrico Bertini che sulla questione hanno presentato due distinte interpellanze. «Ma i problemi sono anche altri - hanno rilevato i due esponenti del centrodestra - anzitutto manca il piano attuativo dell'apposito piano provinciale. In secondo luogo la società che riunisce alcuni impianti e che ha presentato un progetto conforme alla normativa ha individuato, per realizzare la nuova struttura, un'area agricola per la quale c'è bisogno di un'apposita variante urbanistica.

In pratica si sono sovvertiti i ruoli: invece di essere l'ente pubblico ad individuare le zone adatte è il privato che, autonomamente, si sostituisce, scegliendo lui stesso un'area, per la quale chiede anche una variante urbanistica, e bypassando tutti gli organismi preposti . In Provincia - spiegano Pieri e Bertini - gli impianti esistenti e regolarmente autorizzati demoliscono circa 29 mila veicoli all'anno. Questi impianti, in base alle capacità tecnologiche e ai relativi quantitativi concessi dalla Provincia, sono in grado di demolire circa 40 mila veicoli l'anno e possono far fronte al fabbisogno sia dell'intera Provincia che di Firenze.

Tutte le autodemolizioni presenti nel nostro Comune, però, si trovano in aree non idonee. Alcune di queste autorizzazioni provvisorie sono state concesse decenni or sono e pertanto non corrispondono neppure alle disposizioni necessarie per gli impianti industriali normali, così come prevede un decreto legislativo del 2003. Una parte degli impianti provvisori presenti nel territorio comunale fiorentino - si legge nella interpellanza - hanno richiesto di potersi trasferire, presentando specifici progetti.

Altri, invece, dovranno terminare la loro attività ed effettuare un piano di bonifica delle aree su cui hanno svolto la propria attività poiché trattavano rifiuti speciali pericolosi». «Alcuni impianti di Firenze, riuniti in una società ed in fase di trasferimento - proseguono i due consiglieri di Forza Italia - hanno presentato un progetto per la realizzazione nel territorio comunale di un nuovo impianto di autodemolizione che verrà realizzato su di un'area agricola dell'estensione di circa 50 mila metri quadrati.

Questo progetto, però, è attualmente in fase di "verifica di impatto ambientale" presso i competenti uffici della Provincia di Firenze e, nell'eventualità che la destinazione venga ritenuta congrua, si dovrà procedere alla variante urbanistica previa approvazione nella conferenza provinciale dei servizi. A questo punto, però - hanno concluso Pieri e Bertini - sorge un ulteriore problema: se la città vuole disporre nel proprio territorio di un impianto di autodemolizione, e pertanto operare una variante urbanistica per rendere idonee aree con destinazione diversa, si attivi per promuovere un bando pubblico al quale possano partecipare diverse aziende specializzate nel settore evitando di creare favoritismi a beneficio di privati».

(mr)

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