Fiorentina: perché crederci

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 settembre 2004 16:46
Fiorentina: perché crederci

Diavolo di un Lucchesi: il ds viola, con indubbia abilità (pochi clamori e molto senso pratico), ha allestito una squadra di buon livello e, per di più, che desta interesse e curiosità per le sue oggettive potenzialità sì da poter divenire un’autentica sorpresa.
Se è vero, infatti, che la neonata Fiorentina non regge il paragone con i c.d. squadroni metropolitani e che la difesa appare “leggerina” e non all’altezza degli altri reparti, è altrettanto incontestabile che Maresca, Miccoli, Jorgensen, Ujifalusi, lo stesso Nakata (anche uomo-immagine a fini pubblicitari), sono giocatori di assoluto valore e di sicuro affidamento, veri e propri gioielli.

Gli altri acquisti, primo fra tutti Portillo ma anche Obodo e Dainelli, ancora sub iudice soprattutto per la loro giovane età, potrebbero rivelarsi fin da subito “funzionali” e quindi accrescere ulteriormente il già rilevante peso della squadra. Immaginiamoci lo spagnolo che, assieme al “vecchio” Riganò, mostra finalmente chi è in fatto di goal….
Insomma, uomini tecnicamente validi e sostanzialmente giovani, ancora affamati di successo ed in cerca della definitiva consacrazione; gente motivata ed in grado di coniugare l’abilità e la classe con l’agonismo e la determinazione.


E’ per questo che il popolo viola può avere fiducia e sperare, senza apparire troppo ottimista, quantomeno di lottare per un posto UEFA. In ogni caso, riassaporata per ora la serie A, sono state gettate le basi per il salto di qualità e quindi per la costruzione di quella squadra, vagheggiata da Della Valle, capace di dare spettacolo ed ottenere risultati. Ed il buon Mondonico, primo tifoso viola, sembra esserne il traghettatore.

Michele Mancini

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