Festa regionale dell’Unità: ieri dibattito su giovani e precari, formazione, pensioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 settembre 2004 16:29
Festa regionale dell’Unità: ieri dibattito su giovani e precari, formazione, pensioni

Ieri sera a Grosseto c'erano Stefano Fancelli, Segretario nazionale Sinistra Giovanile, Enrico Casini, Segretario Regionale Sinistra Giovanile, Vincenzo Striano, Presidente Regionale Arci, Giorgia Beltramme, Nidil Cgil.
Coordinato da Cinzia Tacconi, Assessore al Personale della Provincia di Grosseto, l’iniziativa ha visto toccare i temi sociali più importanti.
Critiche a pioggia sul Governo attuale, sia da parte dei partecipanti al dibattito sia da parte del pubblico.
“Questo paese perde fiducia nel futuro” affermano i rappresentanti della Sinistra Giovanile “Occorre rompere le disuguaglianze sociali dove i figli hanno lo stesso titolo di studio dei padri.

Bisogna investire in formazione, scuola, università. Vi siete chiesti perché nel nostro paese le imprese di bandiera chiudono? Non hanno voluto investire in ricerca in formazione, ma i ricchi ricavi di questi ultimi anni sono stati messi in capitalizzazione finanziaria. L’unico modello competitivo non può essere quello di spendere meno”.
Purtroppo in Italia non c’è una concezione della competizione che sia di alto livello. Infatti sopravvivono le piccole imprese, ma quelle grandi hanno grossi problemi, si prenda ad esempio la Parmalat, l’Alitalia, la Cirio, il Monte dei Paschi, la Fiat.
“Siamo stati buoni artigiani, ma nei momenti di più alta competizione siamo perdenti” spiega ancora la Sinistra Giovanile ”Occorre migliorare la formazione e la scuola, perché solo cosi si può incrementare la nostra capacità, mentre oggi, si pretende di essere competitivi, senza educazione e cosi si vede gente, anche in posizioni di comando, che ha evidente difficoltà ad usare il telefonino”.
Questo sistema porta anche alla depressione, all’alienazione dei giovani che si chiedono a cosa sono serviti tutti gli anni spesi a studiare, senza poi ricevere niente in cambio.

Senza contare i riflessi economici. Occorre uscire dalla precarietà. Anche di questo ne risentono le famiglie giovani che spesso sono senza figli e un paese senza figli è un paese senza futuro.
Per terminare, critiche al sistema previdenziale, con preoccupazioni per le pensioni future, un miraggio per le nuove generazioni: “L’incertezza non sia il centro della vita delle persone” conferma la Beltramme.

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