Chianti: del 20% delle rese massime per la vendemmia 2004

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 settembre 2004 16:50
Chianti: del 20% delle rese massime per la vendemmia 2004

Il Consorzio del Chianti Classico punta tutto sulla qualità e “taglia” la produzione 2004 del 20%. La decisione di ridurre la resa massima di uva consentita dal disciplinare, in ottemperanza a quanto previsto dalla legge 164/92 è stata presa dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio ed è ora in attesa di un’approvazione da parte della Regione Toscana, che adotterà un apposito provvedimento. L’obiettivo è duplice: da una parte riaffermare la qualità del prodotto attraverso la scelta delle uve migliori in una stagione in cui lo sviluppo agronomico lascia prevedere un raccolto quantitativamente elevato, dall’altra l’opportunità di contribuire al riequilibrio del mercato in una fase congiunturale difficile per tutto il comparto vitivinicolo italiano.

Si è trattato di una scelta non facile - maturata in un contesto di mercato internazionale molto complesso - ma al tempo stesso coraggiosa e lungimirante, volta a sottolineare una strategia di prodotto orientata all’affermazione della qualità e dell’immagine del Chianti Classico.

Nel frattempo, in vigna, la maturazione delle uve, anche se in ritardo rispetto agli ultimi anni, sta procedendo in modo graduale, senza fattori di stress, grazie anche alle abbondanti precipitazioni piovose che si sono verificate fino alla fine di maggio e che hanno consentito ai terreni di incamerare una buona riserva di acqua per i mesi estivi.

La buona escursione termica, fino ad oggi riscontrata, ha inoltre permesso la salvaguardia e il mantenimento delle componenti aromatiche presenti nelle uve. Il ciclo vegetativo più lungo favorirà – se le condizioni climatiche rimarranno stabili - l’ottenimento di tannini più maturi e fini.
“Una riduzione delle rese al fine di ottenere un prodotto super-selezionato servirà senza dubbio ad un ulteriore innalzamento della qualità del prodotto.” – afferma Giuseppe Liberatore, direttore del Consorzio Vino Chianti Classico.

“In una fase di mercato critica come quella che stiamo attraversando, presentare un’annata 2004, di quantità ridotta e di grande qualità, potrà sicuramente rappresentare la chiave di svolta. Riteniamo infatti che solo mantenendo assai elevati gli standard qualitativi della nostra DOCG, potremmo affrontare una corretta politica a sostegno della redditività delle imprese.”

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