1000 euro di multa ai bagnanti che si tuffano quando il mare è mosso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 settembre 2004 15:36
1000 euro di multa ai bagnanti che si tuffano quando il mare è mosso

Il Sindaco di Pisa, Paolo Fontanelli, ha deciso di multare con sanzioni da 100 a 1000 euro i bagnanti che si tuffano in mare quando lo stesso e' mosso. L'intento è di scoraggiare coloro che poi potrebbero restare annegati, visti gli episodi recenti, tra cui quello del giovane morto per salvare due bambini.
"E' bene ricordare che questo Sindaco e' lo stesso che l'anno scorso aveva vietato l'ingresso nel centro storico della sua citta' ai cani non-pisani -commenta Vincenzo Donvito, presidente Aduc- Ed e' a nostro avviso in quest'ambito che si ascrive anche questo provvedimento: inutile, dannoso e tutto sommato stupido.
Quel che prima di tutto ci colpisce e' la progressivita' della sanzione: quando si applica il minimo, e quando il massimo? Mare leggermente mosso 100 euro? Mare mosso 200? Mare leggermente agitato 300? Mare agitato 350? Mare in leggera burrasca 400? Mare in burrasca 500? Uragano 1000? E i livelli intermedi di sanzione, che so .

700 euro, forse quando commettendo il reato in due c'e' anche un sospetto di associazione a delinquere? Mistero.
Dalla progressione della pena passiamo alla multa in se'. Applicabile solo a totale discrezione dell'agente accertatore (che come minimo deve essere un tenente di vascello o un pescatore incallito per conoscere le difficolta' dei mari).
Un bambino di 5 anni a quale livello di ondosita' del mare potra' essere considerato reo? Un adulto di 18 anni verra' multato indipendentemente dalle sue capacita' nuotatorie? Oppure se dichiara di non saper nuotare sara' considerato reo quando si sara' bagnato nel mare leggermente mosso, ma se dichiara di frequentare la piscina olimpionica almeno una volta a settimana, sara' considerato reo solo in caso di uragano?
Quindi a cosa serve questa sanzione? A niente e sicuramente molto meno di quanto possa essere esperito con una campagna di informazione.

Il danno deriva dal fatto che la certezza del delitto e della pena, cioe' del diritto, non esiste, perche' si e' in totale balia dell'accertatore, e un'amministrazione che fa le norme in questo modo non e' certamente presa in considerazione dai propri amministrati, ma vissuta solo come ostile e stupida.
E' sempre pericoloso, a nostro avviso, un modo di amministrare che invece di far leva sul senso di responsabilita' dei singoli dopo averli informati, lavora solo sulla limitazione delle liberta' degli amministrati, scadendo, come in questo caso, anche nel ridicolo".

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