Grandi opere: la sinistra lascia e la destra raddoppia?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 agosto 2004 22:35
Grandi opere: la sinistra <i>lascia</I> e la destra <I>raddoppia</I>?

"Andare oltre le polemiche su un singolo cantiere e rivalutare le strategie nell'insieme in un nuovo dialogo con la città". Così si esprime il gruppo consiliare DS del Comune di Firenze che si è riunito nella propria sede per un esame delle prossime scadenze politiche e amministrative. Nel corso della riunione sono emerse anche alcune considerazioni nel merito delle nuove opere realizzate a Firenze che hanno riproposto, tra polemiche, anche pretestuose, il tema dello sviluppo della città. "Riteniamo che sia questo il momento di aprire una fase di nuova condivisione con la città - dice il documento firmato dal gruppo- dei presupposti della sua trasformazione che abbiamo intrapreso in questi anni e che ci garantiranno di portare a soluzione gli annosi problemi che riguardano essenzialmente la mobilità di area anche attraverso l'individuazione di nuove procedure e metodi di attuazione." "Le opere programmate - scrivono i diessini di Palazzo Vecchio- sono parte di un disegno complessivo e di una strategia di trasformazione della città che il gruppo DS ha sostenuto e che è parte fondamentale del programma del Sindaco.

Le responsabilità assunte e riconfermate recentemente nella competizione elettorale sono orientate a garantire a questa città un processo di ammodernamento e innovazione che ci riconsegnerà, non solo un sistema di mobilità pubblica finalmente conforme con i tempi e le necessità della città, ma anche una città cambiata più vicina ai desideri e ai bisogni dei fiorentini." "Ed è proprio su questi obbiettivi - continuano gli esponenti del gruppo - che vorremmo continuare il confronto con la città e con le altre forze politiche anziché costringere la discussione e il dibattito sui temi della direzione dei lavori o degli elementi progettuali di una singola opera." "Il futuro di questa città non dipende dai singoli sottopassi o soprattutto dalle loro effettive dimensioni, nè tantomeno dagli angoli di sterzo degli autobus.

Le opere che concorrono alla definizione di un nuovo assetto sono singolarmente importanti ma devono essere valutate negli effetti che riusciranno a produrre nel loro complesso, perchè nessuna da sola è capace di dare una risposta esaustiva come peraltro tutte risultano indispensabili.Le polemiche che a tempo di record si sono aperte sul nuovo sottopasso sembrano di gran lunga sproporzionate rispetto all'entità delle opere realizzate che sono in realtà solo una parte dell'intero sistema che si andrà a conseguire al termine dei lavori nella zona dell'area della Fortezza.

Una porzione delle opere, pur incompleta, che si è resa già oggi disponibile per produrre qualche miglioramento al congestionato traffico urbano." "L'apertura del nuovo sottopasso - scrive il gruppo- lascia qualche perplessità riguardo alle anticipazioni sul funzionamento del sistema a regime che sembrano stravolgere il disegno strategico complessivo più che nell'opera in sè o nella sua funzionalità, che un progettista, la ditta esecutrice e le direzioni dell'Amministrazione interessate dovranno comunque garantire.

Dato l'alto livello di conflittualità politica e la confusione che questo produce riguardo alla trasformazione urbana in atto e ai suoi effetti riteniamo che spetti al Sindaco proseguire quanto già avviato in termini di comunicazione offrendo al dibattito anche l'eventuale ridefinizione complessiva degli elementi strategici che giustificano i numerosi cantieri in corso, facendo chiarezza e sgombrando il campo da facili strumentalizzazioni."

Un aeroporto più efficiente e un veloce avvio dei lavori per quanto riguarda la bretella di rullaggio, l'allungamento della pista preesistente, l'ampliamento dell'aerostazione.

A dirlo è il consigliere di Forza Italia Enrico Bosi che oggi insieme al capogruppo di Forza Italia Paolo Amato ha fatto il punto sul futuro dell'aeroporto di Peretola dopo le recenti dichiarazioni di esponenti politici, in particolare l'assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti. "Sono preoccupato, - dice Bosi- per il fatto che il consiglio comunale del 22 marzo scorso ha fatto approvare la variante urbanistica con le modifiche al piano di Castello senza inserire negli strumenti urbanistici la bretella di rullaggio dell'aeroporto che avrebbe consentito di dare l'ultimo via libera a tale opera".

"Il nostro è un appello alla concretezza - prosegue il capogruppo Amato- e al senso di responsabilità. Il potenziamento dell'aeroporto di Peretola è un obiettivo primario e indispensabile allo sviluppo di Firenze. Ci preoccupa l'atteggiamento dei Ds che puntano a frenare qualsiasi iniziativa di ampliamento dell'aeroporto giocando Sesto contro Firenze o inventandosi alternative tipo l'aeroporto o il termovalorizzatore. Per noi di Forza Italia vanno fatti entrambi e il prima possibile. Per questo come Forza Italia siamo disponibili ad un tavolo di concertazione con gli amministratori comunali, vertici dell'aeroporto e rappresentanti delle categorie economiche" Secondo Bosi tre sono le tappe fondamentali da seguire perché l'aeroporto diventi più efficiente.

"Prima di tutto la realizzazione della bretella di rullaggio con l'annesso piazzale, i parcheggi e l'ampliamento dell'aerostazione." "Successivamente, - scrive Bosi- bisogna adeguare l'attuale pista per garantire più sicurezza e maggiori distanze di atterraggio e decollo con il prolungamento verso nord; la terza fase consiste nell'avvio immediato degli iter per concretizzare il progetto a lunga scadenza della pista parallela all'autostrada (forse realizzabile per il 2009)inserito in un nuovo assetto urbanistico, infrastrutturale ed ambientale della Piana".

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