Statuto: i presidenti dei gruppi orientati ad aspettare la sentenza della Consulta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 agosto 2004 18:14
Statuto: i presidenti dei gruppi orientati ad aspettare la sentenza della Consulta

Oggi è arrivato in Consiglio regionale il ricorso presentato alla Corte Costituzionale dall’Avvocatura dello Stato, per conto del Governo, contro 11 punti del nuovo Statuto della Regione Toscana. Esso è stato esaminato nella riunione dei presidenti dei gruppi consiliari, convocata dal presidente Riccardo Nencini, al fine di condividere un percorso istituzionale per l’assunzione delle necessarie risposte politiche e tecnico-giuridiche. La riunione, iniziata questa mattina poco dopo le 11, è proseguita fino a oltre le 15.
“Un incontro positivo tra le varie forze politiche, che hanno confermato la volontà di mantenere in piedi quello spirito costituente, di una maggioranza allargata, che aveva condotto all’approvazione del nostro Statuto”.

Così, il presidente Nencini ha commentato il risultato della lunga riunione svoltasi nella Sala Gigli di Palazzo Panciatichi. “L’orientamento prevalente dei capogruppo –ha continuato il presidente del Consiglio regionale- è di non modificare nessuno dei punti oggetto del ricorso del Governo, affrontando la sentenza della Consulta. I colleghi mi hanno dato mandato ad incontrare Claudio Martini e conoscere anche l’opinione della Giunta regionale. Inoltre, anche loro si sono riservati di dare una risposta definitiva dopo aver riunito i propri gruppi”.

Intanto, comunque, dall’incontro è emerso che per arrivare ad avere il nuovo Statuto prima della fine della legislatura (aprile 2005) molto si gioca sui tempi della sentenza della Consulta e sulle procedure tecnico-giuridiche anche perché non esistono precedenti. Per questo, i capigruppi si sono espressi a favore del mantenimento della Commissione Statuto (Presieduta da Piero Pizzi) e di quella Speciale per le elezioni (presieduta da Agostino Fragai). I passaggi presso la Corte Costituzionale devono, inoltre, tenere conto dell’iter istruttorio per giungere a sentenza (nel caso dello Statuto della Calabria tra ricorso governativo e sentenza sono passati 5 mesi).

La Consulta, dopo la pausa per ferie, tornerà a riunirsi il 13 settembre per eleggere il suo nuovo presidente. Dopo ci sarà l’assegnazione ad un relatore per l’esame del ricorso contro la Toscana. Entro 60 giorni da quella data dovrà essere fissata la l’udienza pubblica tra le parti, poi si terrà la Camera di Consiglio per esaminare i documenti. Infine arriverà la sentenza. “I giudici costituzionali sono persone responsabili –ha detto Nencini- e terranno conto che in questo periodo arriveranno all’approvazione anche gli Statuti di altre Regioni, con rischio di altri ricorsi.

Non vedo che interesse abbiano a far saltare tutto il nostro processo costituente”. Nella riunione dei capigruppo sono state anche esaminate tre ipotesi tecnico-giuridiche sugli scenari futuri. Se la sentenza della Consulta è favorevole lo Statuto viene promulgato ed entra subito in vigore. Se ci sono alcune ‘bocciature’ esse possono essere solo cassate e senza quei contenuti lo Statuto viene promulgato. Infine, il Consiglio regionale potrebbe anche ritirare l’attuale Statuto per riapprovarlo senza gli 11 punti oggetto del ricorso alla Consulta, da inserire separatamente in una successiva legge statutaria da varare anche prima della sentenza, in quanto così qualunque decisione non produrrebbe riflessi sulla prima parte.

“Il mio personale giudizio –ha concluso Nencini- è di lavorare per tenere assieme sia le forze politiche che hanno già approvato lo Statuto, sia i punti politici che distinguono la Toscana per la sua battaglia di civiltà. Anzi, proprio su questo non si può transigere”. Dopo la prossima riunione dei presidenti dei gruppi consiliari, che deciderà definitivamente la linea da tenere, è possibile che l’Assemblea regionale venga convocata anticipatamente rispetto alla data di seduta già fissata per il 21 settembre.
«Ci rimettiamo al parere della Corte Costituzionale, e se i tempi si allungheranno fino a impedire l’entrata in vigore di Statuto e nuova legge elettorale in questa legislatura pazienza, per noi la questione rimane in qualche modo irrilevante».

Commenta così, il Presidente di Alleanza Nazionale in Regione Toscana Maurizio Bianconi, l’esito della conferenza dei Presidenti di gruppo convocata dal Presidente del Consiglio regionale Nencini a seguito dell’impugnativa di 11 punti dello Statuto toscano da parte del governo. «La discussione è stata seria e approfondita – racconta Bianconi – e sono emersi vari orientamenti. La cosa più saggia ci sembra però attendere il pronunciamento della Corte Costituzionale e non percorrere scorciatoie improbabili».

Il giudizio di Bianconi sullo Statuto resta positivo: «E’ stato fatto un buon lavoro – afferma il Presidente di An – e il giudizio della Corte, anche se dovesse censurarne alcune parti, non farà che contribuire alla definizione dei rapporti fra Stato e Regioni». Il rischio è quello che i tempi si allunghino oltre la fine di questa legislatura, ma secondo Bianconi vale la pena di correrlo: «Se poi i tempi non consentiranno la promulgazione dello Statuto e la conseguente applicazione della legge elettorale in questa legislatura, per noi la questione rimane contingente e in qualche modo irrilevante.

L’importante – conclude Bianconi – è che la Regione Toscana abbia un nuovo Statuto e una nuova legge elettorale. D’altronde, quando si fanno le regole non si fanno per domattina, ma in prospettiva».

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