Toccafondi (FI): La giunta Domenici-bis durerà al massimo un anno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 luglio 2004 15:15
Toccafondi (FI):  La giunta Domenici-bis durerà al massimo un anno

«La giunta Domenici-bis durerà al massimo un anno. Alle prossime elezioni regionali dopo che i partiti dell'Ulivo si saranno misurati e il maggior partito della coalizione si sarà contato al congresso la speranza è che la politica, quella vera, tornerà padrona». E' quanto ha dichiarato il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi. «Ma qual è il criterio che ha ispirato la composizione della giunta? - si è domandato Toccafondi - sono stati nominati 13 assessori, che si spartiscono 32 deleghe: perché? Si sono divise le deleghe del traffico tra Matulli e Cioni, accorpato in un unico assessorato sanità, vigili urbani e gestione ordinaria del traffico, scorporate le deleghe alla casa e al patrimonio non abitativo: qual è il senso di queste decisioni?».

Secondo l'esponente del centrodestra «è di difficile comprensione anche la scelta delle riconferme. Se, come dice il Sindaco, si è voluto dare il segno della continuità, il primo cittadino dovrebbe spiegare perché a Matulli si cambiano totalmente le deleghe, perchè all'assessore Albini viene consegnata una delega così diversa da quella precedente, perchè a Coggiola, che già si dovrà occupare di Pubbliacqua e Fiorentinagas, prossimi ostacoli di questa giunta, si è voluto dare anche la responsabilità della casa».

«Nel segno della continuità sono emblematici gli assessorati di Siliani e Biagi - ha proseguito Toccafondi - nessun partito della coalizione, Margherita compresa, ha fatto osservare che questa continuità è forse controproducente per la stessa maggioranza. Basti ricordare il buco di bilancio di Firenze Mostre per l'assessorato alla cultura e la costruzione del parcheggio alla Fortezza per l'assessorato all'Urbanistica. Infine ci sono i nuovi, che almeno dovrebbero avere il pregio di portare una ventata di novità: leggendo i nomi, però, capiamo che diventa assessore chi aveva appena lasciato un incarico in Comune per lavorare in Regione e chi di recente ha avuto un contratto con lo stesso Comune.

Di volti nuovi se ne vedono pochi in giro, e tra curriculum politici inesistenti, cognomi illustri, rappresentanze importanti, ricerca di occupazione l'unica a non prevalere nella scelta del Sindaco mi sembra la ricerca di affidare la città a mani esperte e nomi che garantiscano buon governo e affidabilità».

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