Il 26 e il 27 giugno si vota per l'elezione del Sindaco di Firenze
La scorsa notte atto vandalico contro un furgone del candidato della Cdl

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 giugno 2004 12:03
Il 26 e il 27 giugno si vota per l'elezione del Sindaco di Firenze<BR>La scorsa notte atto vandalico contro un furgone del candidato della Cdl

Il ballottaggio mette difronte Domenico Valentino, candidato delle destre (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord, UDC, MAT), e Leonardo Domenici, sindaco uscente e candidato del centrosinistra (DS, Margherita, Comunisti Italiani, Verdi, SDI, Lista Consumatori, Repubblicani Europei, UDEUR, Lista Di Pietro-Occhetto).
Siamo arrivati a questa prova per soli 1700 voti, senza i quali Domenici non è riuscito a superare la soglia del 50% che avrebbe consentito l'elezione del Sindaco al primo turno.
L'analisi delle cause e delle motivazioni che hanno condotto a questa situazione andrà fatta con calma nelle prossime settimane, anche se è abbastanza chiaro che il voto al candidato sindaco Ornella De Zordo (che ha raccolto oltre il 12% delle preferenze) è più che altro un voto di protesta contro Domenici e alcuni atti dell'amministrazione uscente.
Lunedì notte Valentino è stato vittima di gesto violento.

Un atto vandalico consistente nel danneggiamento, la notte scorsa, di un furgoncino del comitato elettorale del candidato a sindaco della Cdl fiorentina.
"Bisognerà discuterne con sincerità -afferma Antongiulio Barbaro, membro del Consiglio comunale di Firenze per i Democratici di Sinistra- Ma ora, preso atto del segnale che gli elettori hanno voluto esprimere, occorre ripartire con slancio per confermare il governo di centrosinistra della città, avendo ben presente che l'alternativa non è una tra le tante, ma esattamente un governo di destra.

Di una destra provinciale, vagamente razzista e intollerante, priva di idee, populista, arroccata nella banale difesa di tutte le mille rendite di posizione che vivono nella nostra città, incapace di prefigurare un'idea di città che non sia l'asfittica conferma dello status quo o - di contro - il vagheggiare opere costosissime e inutili annullando irresponsabilmente quanto già approvato a tutti i livelli.
In questi nove anni le amministrazioni di Mario Primicerio e Leonardo Domenici hanno avviato il rilancio della città grazie a progetti con cui si punta a migliorarne la vivibilità complessiva: rete di tranvie, uso metropolitano della ferrovia di superficie, passante del treno ad alta capacità, terza corsia dell'autostrada A1 e completamento delle vie di accesso alla città.

Tutto ciò accompagnato da forti investimenti per migliorare costantemente l'aspetto e la funzionalità della città, la qualità e quantità dei servizi erogati ai cittadini, a partire dal raddoppio dei posti negli asili nido.
Questa azione, già difficile di per sè per una città che non era più abituata a pensare in grande, è stata frenata e resa difficile dal 2001 a causa della politica del Governo Berlusconi, che ha ridotto l'autonomia dei Comuni e tagliato i trasferimenti finanziari.
Si tratta ora di andare avanti.

Certo, facendo tesoro del messaggio inviato dagli elettori e degli errori compiuti, ma tenendo ben ferma la barra essenziale del rinnovamento della città, nel contesto di valori condivisi quali l'equità sociale, la sostenibilità ambientale, l'aspirazione multiculturale e internazionale della nostra città. Tutti valori estranei alla destra, a maggior ragione alla destra fiorentina".

Collegamenti
In evidenza