Progetto Aquamed

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 giugno 2004 00:00
Progetto Aquamed

ARPAT è impegnata, con numerosi partner italiani ed esteri, in un progetto europeo denominato “Aquamed” nell’ambito della attuazione della direttiva quadro sulla tutela delle acque 2000/60/CE (WFD) che definisce le politiche ambientali nel settore delle acque in tutti gli Stati Membri della UE.
Il progetto sarà realizzato in tre fasi:
Fase 1: tutti i partner lavorano separatamente con l’obiettivo di applicare, ad un bacino ricadente nel loro territorio:
• Classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali ed identificazione delle condizioni di riferimento
• Analisi economica,
• Monitoraggio.
Inizialmente è prevista un’attività di studio, che porti alla definizione del quadro legislativo vigente sia a livello nazionale che a livello locale.

Si procede con un’analisi dettagliata degli studi pregressi riguardanti il territorio oggetto del progetto. Infine da non sottovalutare è l’identificazione delle diverse autorità competenti in Progetto Aquamed.
Domani il primo incontro in ARPAT materia di acque, presenti in ogni nazione e regione. Questa fase di lavoro porterà alla realizzazione di 9 documenti (1 per partner con eccezione di APAT e ISS che lavoreranno in maniera trasversale collaborando con tutti i partner) con le osservazioni relative all’applicabilità delle linee guida europee, con una loro analisi critica ed eventuali proposte di modifica.
Fase 2: verranno creati tre gruppi di lavoro transnazionali che avranno il compito di redigere tre documenti che riassumeranno le 9 esperienze effettuate nella prima fase:
GROUP 1 “Classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali ed identificazione delle condizioni di riferimento” coordinato da ARPAT e composto da Région Lombardie, APAT, ISS, Département Hérault (Agence de l’eau).
GROUP 2 “Analisi economica della gestione di un bacino idrografico”, coordinato Conseil Insulaire de Minorque e composto da Regione Toscana, Conseil Insulaire de Minorque.
GROUP 3 «La definizione di una rete di monitoraggio», coordinato da Département Herault e composto da Arpa Sicila, Regione Liguria, APAT, ISS, Département Herault, Députation de Barcelone Fase 3 : una valutazione dell’applicabilità delle linee guida europee su tre bacini con dimensioni e caratteristiche diverse:
- Bacino di piccole dimensioni Herault (FRANCE);
- Bacino di medie dimensioni Oglio (ITALIE);
- Bacino di grandi dimensioni Guadalquivir (ESPAGNE)
Il lavoro che verrà svolto nell’ambito del progetto porterà a tre risultati principali:
1.

l’individuazione delle tipologie di corpo idrico di riferimento per fiumi, laghi, acque di transizione ed acque sotterranee;
2. la definizione di una rete di monitoraggio, in accordo con quanto previsto dalla WFD costituita dai corpi idrici individuati come riferimento.
3. La valutazione dell’applicabilità delle linee guida per l’implementazione della WFD a tre paesi dell’area Mediterranea ed a bacini con caratteristiche diverse, quindi rappresenterà un primo punto di valutazione sull’effettiva applicabilità del la WFD.
Punti forti del progetto sono:
1.

La realizzazione di test sui bacini pilota seguendo le indicazioni ed i contenuti delle linee guida, la loro ottimizzazione effettuata dai gruppi di coordinamento al fine di ottemperare alle prescrizioni previste dalla direttiva quadro;
2. Il sostegno che il progetto fornisce alla realizzazione degli obiettivi previsti dalle politiche comunitarie per la gestione sostenibil e della risorsa idrica;
3. Messa in evidenza della correlazione esistente fra l’utilizzo del territorio e lo stato ecologico dei corpi idrici superficiali e sotterranei;
4.

Realizzazione di una serie di interventi che possono rappresentare una base efficace per lo sviluppo di sistemi di supporto alle azioni politiche.
Domani, venerdì 4 giugno, si terrà presso la Direzione ARPAT un primo incontro con l’intervento di tutti i partner del progetto.

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