Sabato 5 e Domenica 6 un convegno su verità nascoste, giudizi incompiuti, tracce non svelate della miniera di Ribolla

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 giugno 2004 23:31
Sabato 5 e Domenica 6 un convegno su verità nascoste, giudizi incompiuti, tracce non svelate della miniera di Ribolla

Ribolla2004 conclude la prima parte del suo percorso con un importante convegno di studi. Il Comitato scientifico, operativo ormai da oltre un anno, ha riaperto attraverso indagini accurate, approfondimenti e ricerche una serie di problematiche non risolte, di risposte mancate, di contraddizioni politiche.
Dalle lettere scoperte negli archivi, dai documenti analizzati con sistematicità, ma soprattutto dall'integrazione di diverse fonti di informazione, sono emerse domande del tutto nuove. Quale fu il ruolo ed il rapporto tra Partito Comunista e Montecatini nella vicenda processuale? Ci fu un accordo non scritto per guidare la trasformazione industriale in atto in quel momento in Italia? Come furono seguite le famiglie delle vittime? Il Sindacato, la CGIL in particolare, fu lo strumento politico attraverso cui passò la concertazione tra industria e classi sociali?
Il Convegno di Ribolla2004 nasce su e con tutti questi interrogativi aperti ed indica un percorso straordinariamente interessante sulla trasformazione politica, culturale, antropologica e sociale dell'Italia negli anni 50 e 60 e sul ruolo delle forze di opposizione in questo passaggio.

Il convegno si articola in tre sessioni distinte per tematiche trattate, la prima, introduttiva, nella mattina del 5 giugno, la seconda nel pomeriggio dello stesso giorno e la terza nella mattina del 6 giugno.
Il 5 giugno, dopo i saluti delle Autorità, è previsto l'intervento di Ivan Tognarini, Presidente del Comitato Scientifico ed esperto e docente di archeologia industriale e di storia del movimento operaio, che inquadrerà la vicenda di Ribolla all'interno della storia mineraria della Maremma tra ‘800 e ‘900.
Nel pomeriggio, i lavori si incentreranno sull'evento cardine, la tragedia del 1954, con gli interventi di Adolfo Pepe (storico del movimento operaio e delle lotte sindacali, presidente della Fondazione Di Vittorio) per un inquadramento generale, della ricercatrice Vanessa Roghi (Fondazione Di Vittorio) sulle carte inedite della C.G.I.L.

relative alla tragedia, di Luigi Tomassini (studioso di storia e tecnica della fotografia e degli audiovisivi) e della ricercatrice Tiziana Longo sulle immagini di quelle giornate tratte dalla stampa, di Adolfo Turbanti e del ricercatore Matteo Fiorani sul processo di Verona alla Società Montecatini, proprietaria della miniera.
Nella giornata conclusiva, si tornerà a contestualizzare la vicenda di Ribolla, attraverso contributi di tipo sociologico, antropologico e letterario, come nell'intervento di Arnaldo Nesti e delle sue collaboratrici Stefania Ulivieri e Gabriella Pizzetti relativo alla simbologia del minatore tra leggenda e realtà, in quello di Giovanni Contini sulla professionalità del minatore, in quello di Marco Rustioni, studioso della Fondazione Luciano Bianciardi, su alcuni passi salienti della letteratura internazionale ad argomento minerario.
Prima delle conclusioni del Presidente Tognarini, sono previsti gli interventi di Barbara Solari (Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell'Età contemporanea), redattrice di un'ampia ricerca sulle fonti bibliografiche e archivistiche relative all'attività mineraria a Ribolla e dei ricercatori Tiziana Galli e Francesco Catastini, della rivista "Ricerche Storiche" di Firenze, sull'attività antifascista a Ribolla attraverso le biografie tratte dal Casellario Politico Centrale.
In definitiva, un excursus storico, sociologico, antropologico, letterario e bibliografico, destinato a costituire un punto importante per le ricerche future sulle vicende minerarie locali e nazionali, su un evento che sconvolse le coscienze nazionali ed europee, punto di non ritorno della storia mineraria italiana.

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