Natalità e mortalità delle imprese registrate presso le Camere di Commercio della Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 giugno 2004 12:36
Natalità e mortalità delle imprese registrate presso le Camere di Commercio della Toscana

Crisi o non crisi, la nati-mortalità imprenditoriale sembra segnalare, in avvio del 2004, un miglioramento delle aspettative relative alla crescita del sistema economico toscano, segnale che proviene soprattutto dalle imprese costituite sotto forma di società di capitali, da quelle localizzate nella fascia costiera e da quelle operanti nel settore dell’edilizia.

Lo rilevano i dati Movimprese elaborati da Unioncamere Toscana, relativi al 1° trimestre 2004, che registrano un aumento di 274 unità (tasso di crescita del +0,08%) nel numero delle imprese non agricole registrate presso le Camere di Commercio toscane, dovuto a 9.356 nuove iscrizioni (pari a un tasso di natalità del 2,65%) e 9.082 cessazioni (per un tasso di mortalità del 2,57%).

Come ha spiegato il Presidente Piefrancesco Pacini “Si tratta di incrementi che hanno determinato il più alto ricambio del tessuto imprenditoriale regionale intervenuto nel primo trimestre degli ultimi anni, interessando nel complesso oltre 18mila imprese”.

Tuttavia il tasso di crescita messo a segno dalle imprese toscane nell’avvio del 2004 risulta inferiore a quello medio nazionale (+0,14%) e a quello medio registrato per il Centro Italia (+0,23%), registrando comunque una performance migliore del Piemonte (-0,21%) e del Veneto (-0,09%), in linea con quella della Lombardia (+0,06%) e delle Marche (+0,07%) e sotto l’Emilia Romagna (+0,15%), che mostra il tasso di crescita più elevato fra le regioni benchmark.

Nel confronto tra le province toscane, il tasso di crescita più alto è quello di Grosseto (+0,51%), grazie soprattutto all’elevato valore del tasso di natalità (3,03%, pari a 577 nuove iscritte); positive anche le performance delle provincie di Massa Carrara (+0,42%), Firenze (+0,27%), Lucca (+0,26%), Pisa (+0,23%) ed Arezzo (+0,17%).

Per quanto riguarda le rimanenti province, se Siena (-0,03%) fa registrare un andamento nel segno della stabilità del tessuto imprenditoriale, le province di Livorno (-0,25%), di Pistoia (-0,43%) e soprattutto di Prato (-0,67%, per un saldo di -200 imprese) fanno invece rilevare delle dinamiche negative.

Prosegue l’andamento positivo dell’edilizia (+1.257 imprese, per un +2,30%), mentre registrano una riduzione il manifatturiero (-577 unità, per un tasso di crescita del -0,84%), con una flessione particolarmente accentuata nell'area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia e nel sistema moda (-385 imprese per un -1,53% dovuto in particolare al calo del tessile-maglieria, che perde 300 unità), ed i servizi (-397 unità, pari ad un -0,19%), con una dinamica che coinvolge in modo particolare il commercio-riparazioni (-261 imprese ed un tasso di crescita del -0,25%).

Forniscono un contributo alla crescita del tessuto imprenditoriale toscano le imprese costituite in forma di società di capitali (incremento di 828 unità), mentre per quanto riguarda le società di persone si registra una riduzione della consistenza imprenditoriale di -121 imprese.

Evidenziano un saldo negativo anche le ditte individuali (-448 unità per un -0,25%). Fra le “altre forme giuridiche”, le imprese cooperative fanno segnare un saldo negativo di -12 unità, pari ad un tasso di crescita del -0,17%.

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