Un seminario internazionale studia il culto e il pellegrinaggio italiano e fiorentino per l'arcivescovo ucciso nella cattedrale di Canterbury nel 1170

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 maggio 2004 16:04
Un seminario internazionale studia il culto e il pellegrinaggio italiano e fiorentino per l'arcivescovo ucciso nella cattedrale di Canterbury nel 1170

Firenze, 29 maggio 2004, Sala Convegni Ente Cassa di Risparmio, Via Folco Portinari, 5, ore 10.00- Il Centro Studi Romei e la rivista "De Strata Francigena", espressioni della ricerca storico territoriale incentrata sulla viabilità e sul pellegrinaggio medievali, organizzano un seminario internazionale di studio per capire le ragioni dell'immediata diffusione in Italia, e a Firenze in particolare, del culto e del pellegrinaggio alle spoglie dell'arcivescovo di Canterbury, ucciso con un fendente di spada da quattro dignitari della corte di Enrico II Plantageneto, re d'Inghilterra, nella propria cattedrale, al vespro del 29 dicembre 1170.
L'evento fece enorme scalpore.

Un alto dignitario ecclesiastico, il primate della chiesa d'Inghilterra con la testa squarciata e il cervello sparso per spregio lungo le ricche vesti nella cripta della sua chiesa furono un gesto inusitato per efferatezza. Becket era noto e aveva legami in mezza Europa perché era stato Cancelliere d'Inghilterra prima di essere nominato, dal suo stesso re, arcivescovo metropolita. Ma il culto fu talmente immediato che gran parte delle testimonianze di miracoli raccolte nei sette volumi che formano il corpus centrale della documentazione sulla sua storia sono relativi ad eventi accaduti nei primi tre-cinque anni dopo la morte.
Molte sono le località italiane coinvolte dal culto.

Anche Firenze recepì presto il culto del martire britannico. Nella cattedrale di Santa Reparata fu allestito un altare con una reliquia ottenuta da Canterbury. Ma non solo.
Questa e altre novità verranno presentate nel corso del seminario presentato dal professor Renato Stopani e introdotto da Monsignor Timothy Verdon. Porgerà i saluti il Console Britannico a Firenze, Sig.ra Macfarlane.

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