75 mila euro per la formazione alla comunicazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 Maggio 2004 17:50
75 mila euro per la formazione alla comunicazione

firenze- Sviluppare la comunicazione e l'informazione in Toscana. Per raggiungere questo obiettivo la Regione ha destinato 75.000 euro alla formazione ed all’aggiornamento del personale che opera nelle aziende iscritte al Roc, il Registro degli operatori della comunicazione.
Il bando approvato per l’anno 2004 prevede finanziamenti che serviranno a rimborsare tutte quelle aziende toscane operanti nei settori della comunicazione e dell’informazione, che avranno investito nella formazione del personale.

La Regione assicura il rimborso del 60 per cento delle spese sostenute, fino ad un importo massimo di 4.000 euro pro capite per il personale operante. La percentuale salirà al 100 per cento nel caso di progetti rivolti lavoratori precari, atipici o nuovi assunti. Grazie ai fondi stanziati dal Piano triennale degli investimenti 2003-2005 saranno coperte le spese sostenute, tra l’altro, per la partecipazione ad attività formative esterne, gli oneri per quelle organizzate dall'impresa al suo interno, quelli per trasferte, locazioni di apparecchiature.
Il bando prevede anche il rimborso delle spese per tirocini, non inferiori a sei mesi, promossi dai Servizi per l'impiego.

I corsi saranno aperti a giovani diplomati o laureati in discipline dell'informazione e comunicazione, per i quali è prevista una borsa di studio di 500 euro mensili.
Le domande per partecipare al bando dovranno essere presentate all'Ufficio comunicazione e informazione della giunta Regionale (via Martelli 6, 50129 Firenze) entro il 30 maggio 2004. Sono escluse dai rimborsi tutte le imprese che producono o diffondono prodotti editoriali, a stampa o radiotelevisivi di carattere commerciale.

L'Ufficio comunicazione e informazione della Regione comunicherà, entro 30 giorni dalla scadenza del bando, l'esito delle domande presentate. La gratuatoria tra i partecipanti verrà stilata assegnando priorità alle associazioni, ai consorzi e alle imprese aderenti a strutture associative con più di sei dipendenti. (pp/jv)

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