Aiuti allo sviluppo precompetitivo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 aprile 2004 23:10
Aiuti allo sviluppo precompetitivo

A partire dal 07/05/2004 (scad. 30/06/2004 salvo modifiche) è possibile presentare la domanda per accedere ai contributi a fondo perduto per investimenti per lo "sviluppo precompetitivo". I contributi variano dal 35 al 40% con obbligo di restituire il 50% degli stessi in tre anni.

Soggetti beneficiari
Piccole e medie imprese industriali, così come definite dalla vigente disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato (GUCE C 213 del 23.07.96), ubicate in tutto il territorio regionale e regolarmente censite presso la CCIAA, che esercitano un’attività economica di cui alla “Classificazione delle attività economiche ISTAT 1991”, nelle seguenti sezioni:
Sezione D (Attività manifatturiere).

Per i settori assoggettati a limitazioni o divieti si applica quanto stabilito dalla normativa dell’U.E. In particolare, per l’industria siderurgica e per le costruzioni navali si applicano le norme previste rispettivamente dalla Comunicazione della Commissione 2002/C152/03 e dalla Disciplina degli aiuti di Stato 2003/C 317/06.
Sezione K (Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altre attività professionali ed imprenditoriali), limitatamente alle Divisioni 72, 73 e 74.
Sono esclusi dalle agevolazioni i settori della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti di cui all’Allegato 1 del Trattato.

Attività agevolabili
Progetti di sviluppo precompetitivo di durata non superiore a 18 mesi a partire dalla data di presentazione della richiesta di agevolazione.


Per sviluppo precompetitivo si intende la concretizzazione dei risultati delle attività di ricerca industriale in un piano, un progetto o un disegno relativo a prodotti, processi produttivi o servizi nuovi, modificati, migliorati, siano essi destinati alla vendita o all’utilizzazione, compresa la creazione di un primo prototipo non idoneo a fini commerciali. I progetti possono, inoltre, comprendere la formulazione teorica e la progettazione di altri prodotti, processi produttivi o servizi nonché progetti di dimostrazione iniziale o progetti pilota, a condizione che tali progetti non siano né convertibili né utilizzabili a fini di applicazione industriale o sfruttamento commerciale.

Essi non comprendono le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche se tali modifiche possono rappresentare miglioramenti.
Per i settori tessile e abbigliamento (codice di attività Istat DB), pelle, cuoio e calzature (codice di attività Istat DC) e gioielleria e oreficeria (codice di attività Istat DN 36.2) sono considerate ammissibili, nell’ambito del processo di creazione di campionari innovativi, le attività di ricerca e ideazione estetica del prodotto e di prima realizzazione dei prototipi, compresi i test di qualità effettuati sugli stessi.

Il carattere e il grado di innovatività saranno valutati, non tanto sulla base di aspetti di carattere estetico/formale, quanto su elementi di carattere tecnico che configurino un’effettiva innovazione di prodotto e/o di processo. Non sono in nessun caso ammissibili le attività di preparazione e promozione del campionario
Le imprese devono disporre di una contabilità analitica in base alla quale determinare i costi relativi all’attività di R&S.
Il costo totale del progetto agevolabile non può essere superiore a € 750.000.
Il progetto deve avere inizio entro 30 giorni dalla data di comunicazione della concessione dell’agevolazione.
Tipologia di investimenti e spese ammissibili
Sono ammesse ad agevolazione le seguenti tipologie di spesa:
spese per personale dipendente di ricerca (ricercatori e tecnici adibiti all’attività di sviluppo precompetitivo).

Questa voce comprende il personale dipendente, anche assunto con contratto a tempo determinato o di collaborazione coordinata e continuativa, esclusivamente per la parte di effettivo impiego nel progetto oggetto dell’agevolazione.
Sono compresi anche il titolare di ditta individuale e amministratori e soci dell’impresa, sempre esclusivamente per la parte di effettivo impiego nel progetto oggetto dell’agevolazione e fino ad un massimo del 10% del costo complessivo del progetto (voce 1 bis del modulo di domanda).
Il costo del personale è dato dalla retribuzione lorda del dipendente o collaboratore utilizzato rapportata alle ore d’impegno nell’attività finanziata.

Per quanto concerne le spese di personale, le ore di lavoro dedicate al progetto devono risultare da apposito foglio orario, che indichi la data, il numero di ore e la descrizione dettagliata delle attività svolte, firmato da chi esegue il lavoro e sottoscritto dal responsabile dell’organizzazione per la quale questi opera.
spese generali: costi addizionali direttamente imputabili all’attività di sviluppo precompetitivo giustificati da registrazioni contabili aziendali. Tali spese non potranno comunque eccedere il 10% del costo del personale.


(idonea documentazione)

costo delle strumentazioni, attrezzature e/o macchinari. In questa voce verranno inclusi i costi per le attrezzature e strumentazioni di nuovo acquisto esclusivamente in parte proporzionale all’uso effettivo per il progetto oggetto dell’agevolazione.
Nel caso di utilizzo di beni acquistati con operazioni di locazione finanziaria il costo ammesso è costituito dai canoni relativi all’arco di validità del progetto, esclusivamente in parte proporzionale all’uso effettivo per il progetto oggetto dell’agevolazione;

servizi di consulenza e simili utilizzati esclusivamente per lo sviluppo del progetto oggetto dell’agevolazione.

In questa voce verranno incluse:
spese per consulenze e simili utilizzate esclusivamente per l’attività di sviluppo precompetitivo;
spese per beni immateriali di nuovo acquisto utilizzati esclusivamente per l’attività di sviluppo precompetitivo, compresa l’acquisizione dei risultati di ricerche, di brevetti e di know-how, di diritti di licenza.
materiali direttamente imputabili all’attività di sviluppo precompetitivo. In questa voce si includeranno materie prime, componenti e semilavorati, materiali commerciali, materiali di consumo specifico.

Non rientrano invece nella voce materiali, in quanto già compresi nella voce delle spese generali, i costi dei materiali minuti necessari per la funzionalità operativa quali: attrezzi di lavoro, minuteria metallica ed elettrica, articoli per la protezione del personale, floppy disk per calcolatori e carta per stampanti, ecc.

Sono ammissibili ai contributi solo le spese sostenute successivamente alla presentazione della richiesta di ammissione all’agevolazione da parte dell’impresa, unicamente a fronte di idonea documentazione.

Per data di sostenimento della spesa si intende la data di emissione della fattura.
In caso di finanziamento nella forma di locazione finanziaria si intende la data di sottoscrizione del verbale di consegna.

Le spese devono essere sostenute entro 18 mesi dalla presentazione della richiesta di ammissione all’agevolazione.
Misura dell’agevolazione
L’agevolazione è concessa nella forma di un contributo in conto capitale nella misura del 35% del costo del progetto ammesso all’agevolazione.

Per i progetti realizzati nelle aree in deroga 87.3.c è prevista una maggiorazione del 5%.
Ai sensi dell’art. 72 della Legge finanziaria 2003 il 50% del contributo concesso ed erogato è soggetto a rimborso a partire dal primo triennio dalla concessione del contributo stesso, secondo un piano pluriennale di rientro in rate semestrali da ultimare comunque nel successivo triennio. Alle somme da rimborsare verrà applicato un tasso di interesse pari allo 0,5% annuo.

Modalità di rimborso del 50% del contributo in conto capitale concesso ed erogato
Il rimborso avviene in 6 rate semestrali a capitale costante e interessi decrescenti, la prima delle quali con scadenza l’ultimo 30 aprile o 31 ottobre ricadenti nel terzo anno successivo alla data dell’atto di erogazione del saldo.

Istruttoria delle operazioni agevolabili
L’attività istruttoria sarà diretta a verificare:
la capacità finanziaria dell’impresa di realizzare il progetto;
la validità tecnica, scientifica ed economica del progetto, nonché la sua efficacia in ordine a innovazioni di prodotto e/o di processo che accrescano la competitività dell’impresa.

Per ulteriori chiarimenti Studio Ferroni Puccetti e Barcali: ferroni.p.barcali@libero.it

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