Il Consiglio Comunale ha approvato l'aumento di capitale di Firenze Mostre

Redazione Nove da Firenze
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13 aprile 2004 20:06
Il Consiglio Comunale ha approvato l'aumento di capitale di Firenze Mostre

"È un atto importante che rappresenta la volontà del Consiglio Comunale di proseguire nella direzione della realizzazione di eventi espositivi e di mostre di grande livello come fatto finora da Firenze Mostre. L'approvazione della delibera rende meno complesso il processo di risanamento della società; operazione alla quale dovranno partecipare in modo significativo anche soggetti privati". Così l'assessore alla cultura Simone Siliani ha commentato l'approvazione da parte dell'assemblea di Palazzo Vecchio (21 voti a favore e 13 contrari) della delibera per l'aumento del capitale sociale e per il piano di risanamento di Firenze Mostre.

"Va, però, posto l'accento su una più attenta gestione finanziaria di questi eventi - ha proseguito l'assessore Siliani -, nella consapevolezza che la cultura necessita di investimenti importanti, non solo da parte di soggetti pubblici ma anche con la partecipazione di soggetti privati che devono intervenire. L'approvazione della delibera rende meno complesso il processo di risanamento societario di Firenze Mostre al quale dovranno partecipare in modo significativo anche soci privati". In particolare, la delibera approvata oggi pomeriggio prevede un aumento di capitale di 321.000 euro e il conferimento d'uso di Palazzo Strozzi a Firenze Mostre per i prossimi 29 anni; conseguentemente la durata della società è posticipata fino al 31/12/2040.

La perdita di esercizio di Firenze Mostre al 31/10/2003 è stata pari a 517.642,92 euro. "È necessaria una programmazione delle risorse ed una capacità di individuarne di vario tipo così da sostenere le iniziative - ha concluso l'assessore Siliani nell'intervento durante la seduta del Consiglio Comunale -. Si può discutere sull'opportunità della natura giuridica di Firenze Mostre ma questo è un ente strumentale a maggioranza pubblica che deve sviluppare, anche su indicazione della Pubblica Amministrazione, gli indirizzi della cultura a Firenze e questo strumento va valorizzato".

"È un atto importante che rappresenta la volontà del Consiglio Comunale di proseguire nella direzione della realizzazione di eventi espositivi e di mostre di grande livello come fatto finora da Firenze Mostre. L'approvazione della delibera rende meno complesso il processo di risanamento della società; operazione alla quale dovranno partecipare in modo significativo anche soggetti privati". Così l'assessore alla cultura Simone Siliani ha commentato l'approvazione da parte dell'assemblea di Palazzo Vecchio (21 voti a favore e 13 contrari) della delibera per l'aumento del capitale sociale e per il piano di risanamento di Firenze Mostre.

"Va, però, posto l'accento su una più attenta gestione finanziaria di questi eventi - ha proseguito l'assessore Siliani -, nella consapevolezza che la cultura necessita di investimenti importanti, non solo da parte di soggetti pubblici ma anche con la partecipazione di soggetti privati che devono intervenire. L'approvazione della delibera rende meno complesso il processo di risanamento societario di Firenze Mostre al quale dovranno partecipare in modo significativo anche soci privati". In particolare, la delibera approvata oggi pomeriggio prevede un aumento di capitale di 321.000 euro e il conferimento d'uso di Palazzo Strozzi a Firenze Mostre per i prossimi 29 anni; conseguentemente la durata della società è posticipata fino al 31/12/2040.

La perdita di esercizio di Firenze Mostre al 31/10/2003 è stata pari a 517.642,92 euro. "È necessaria una programmazione delle risorse ed una capacità di individuarne di vario tipo così da sostenere le iniziative - ha concluso l'assessore Siliani nell'intervento durante la seduta del Consiglio Comunale -. Si può discutere sull'opportunità della natura giuridica di Firenze Mostre ma questo è un ente strumentale a maggioranza pubblica che deve sviluppare, anche su indicazione della Pubblica Amministrazione, gli indirizzi della cultura a Firenze e questo strumento va valorizzato".


"Non capisco davvero la ragione per cui il mio emendamento allo statuto di Firenze Mostre non sia stato approvato, soprattutto dopo il parere favorevole dello stesso assessore alla cultura Simone Siliani". E' quanto dichiara il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi in merito all'esito della votazione sull'emendamento alo statuto della società che gestisce gli eventi espositivi a Palazzo Strozzi. "La mia modifica chiedeva soltanto una maggior trasparenza e allargava la possibilità di accesso a tutti gli atti da parte dei consiglieri comunali.

Ma - aggiunge Toccafondi -, nonostante il parere favorevole dell'assessore Siliani annunciato in commissione cultura e ribadito nel corso della seduta nel Salone dei Duecento, il consiglio non ha espresso un parere sull'emendamento: 14 consiglieri di maggioranza di centro sinistra tra i quali il sindaco Leonardo Domenici hanno votato contro e altrettanti hanno votato a favore. Si è creata quindi una situazione di parità che a norma del nostro regolamento equivale a una bocciatura. Una situazione - continua Toccafondi - che su un emendamento di questo tenore così è francamente incomprensibile".

Il testo bocciato recitava infatti "i consiglieri comunali hanno diritto di prendere visione e ottenere copia dei documenti nonché di ottenere tutte le altre notizie e informazioni in possesso della società utili all'esercizio del mandato. Il diritto di accesso è finalizzato, in particolare, alla verifica della corretta esecuzione, da parte della società, degli esercizi formulati dal Comune di Firenze". "La presa di posizione del centro sinistra su un atto che riguarda la possibilità di accesso agli atti dei consiglieri - precisa Toccafondi - che può avere due motivazioni: o è dettata da miopia, anche alla luce del fatto che un emendamento identico sulla società AdF, trovò i voti favorevoli anche del centro sinistra oppure, come è più probabile, dal fatto che non si sono neanche degnati di leggere l'emendamento.

E' questo il clima - conclude il capogruppo dell'ApF - in cui sta per iniziare la campagna elettorale".

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